Politics | Pensioni d'oro

Vitalizi: ecco la stretta finale

Sono in arrivo le ingiunzioni di pagamento e quindi i pignoramenti. Per gli Altmandatare si avvicina il momento della verità e la loro probabile difesa a base di ricorsi.

È ormai in dirittura d’arrivo la convenzione della Regione con Trentino Riscossione. Dunque a breve partiranno le ‘ingiunzioni fiscali’ che imporranno agli ex consiglieri regionalimorosi’ di restituire i vitalizi indebitamente percepiti ai sensi della nuova legge regionale che ne regola gli importi, varata in tutta fretta nel 2014 a seguito dello scandalo sulle pensioni d’oro dei politici locali. 

Dunque il conto alla rovescia è partito. Gli ex consiglieri provinciali si troveranno di fronte possibilità, entrambe poco piacevoli dal loro punto di vista. O restituiranno (anche a rate) gli importi non dovuti oppure scatterà il pignoramento delle proprietà

Lo scorso 10 agosto la presidente del consiglio regionale Chiara Avanzo e il presidente della Regione Ugo Rossi avevano scritto ai consiglieri interessati alla restituzione degli anticipi del vitalizio e delle quote del cosiddetto ‘fondo family’. Di loro finora nessuno ha risposto. Ma dalle parole si passerà ora ai fatti, con l’intento, da parte della Regione, di recuperare una cifra enorme. Nelle casse dovrebbero - il condizionale è d’obbligo - infatti rientrare 12milioni e 700euro di vitalizi. 

Per riuscire nel suo intento Trentino Riscossioni - come riferisce il quotidiano L’Adige - può accedere alle banche dati che consentono, per ogni cittadino inadempiente, di “verificare che tipo di lavoro svolta, abbia mezzi di trasporto intestati e detenga uno o più beni immobili”.
Trentino Riscossioni prevede dunque che entro ottobre partiranno le ingiunzioni di pagamento

In base agli «zeri» degli importi da versare sono previsti il fermo dell'auto (o dell'imbarcazione, per chi la possiede), oppure il pignoramento del quinto o di un settimo dello stipendio o della pensione. Per cifre più sostanziose si procede con l'ipoteca sulla casa o su qualsiasi altro bene immobile posseduto. Contando che alla maggior parte dei consiglieri è stato chiesto di restituire importi a cinque zeri, l'atto esecutivo principale nel «caso vitalizi» sarà il pignoramento dell'abitazione.

Quale l’alternativa? Per gli Altmandatare esistono due possibilità. La prima prevede di mettere mano al portafogli, la seconda è quella legale volta a bloccare, almeno per un periodo, la procedura. E tutto lascia credere che, con ogni probabilità, quella dei ricorsi sarà la strada prescelta dalla stragrande maggioranza degli ex consiglieri regionali.