Politics | Lo scontro

Aeroporto, countdown con polemiche

Lunedì la firma per il passaggio dello scalo da Abd ai privati. Team K: “Kompatscher rischia l’abuso d’ufficio”. Il sindaco di Laives Bianchi: “Popolo tradito”.
aeroporto Bolzano, Flughafen Bozen
Foto: Avionews

Ci siamo. Lunedì 16 settembre la gestione dell’aeroporto di Bolzano passerà dalle mani della società Abd Airport Spa, alla cordata di imprenditori Gostner-Benko-Haselsteiner. Dalle pagine del quotidiano Dolomiten il governatore Arno Kompatscher ha fatto sapere che firmerà infatti il contratto per la vendita delle azioni di Abd, puntualizzando che il prezzo di 3,8 milioni che pagheranno i privati è stato approvato dalla Ragioneria generale dello Stato. Non fanno paura l'esposto dei Verdi né il ricorso di Team K (l’udienza cautelare è prevista per il 24 settembre) che secondo la giunta sarebbe arrivato fuori tempo massimo. “Questa è una chiara dimostrazione di quale sia la considerazione per la magistratura amministrativa, che in Alto Adige dipende dalla politica essendo i giudici nominati dal consiglio provinciale e quindi, in sostanza, dalla Svp - attacca il Team Köllensperger - . Il presidente della Provincia si avventura inoltre nel tentativo di impartire ai nostri avvocati lezioni di diritto amministrativo. Il nostro ricorso è stato presentato senza alcun dubbio nei termini, come verrà accertato da un giudice indipendente. Il fatto che un nutrito gruppo di cittadini sulla base di un interesse che li unisce e legittima i loro diritti di difesa possa presentare congiuntamente il ricorso, è proprio diretta conseguenza dei principi fondamentali del diritto amministrativo, che i nostri avvocati saranno lieti di illustrare in risposta alle obiezioni”.

Riguardo al via libera del ministero dell’Economia e delle Finanze sul prezzo di vendita il Team K sottolinea che “innanzitutto con il nostro ricorso abbiamo impugnato tutti gli atti amministrativi delle autorità competenti (compresi i ministeri) emanati prima della vendita, ma a parte ciò, nessuna specifica dichiarazione sull'adeguatezza del prezzo può essere dedotta dal citato documento ministeriale ora presentato dal presidente Kompatscher. E se anche il Ministero, per un qualsiasi motivo (perché non pienamente informato, ecc.) fosse giunto alla conclusione che il prezzo è adeguato, sarebbe anch’essa oggetto del procedimento attualmente pendente dinanzi all'autorità giudiziaria amministrativa”. 

 

 

“Già il semplice fatto che il Presidente della Provincia cerchi di nascondersi dietro presunte -  quanto infondate a nostro avviso, ma in merito deciderà un tribunale indipendente - obiezioni di natura procedurale, va a dimostrare che le nostre argomentazioni oggettive e documentate sono fondate - argomenta ancora il Team K -. Anche se il Presidente firma ora il contratto e quindi rende più pesante la sua responsabilità personale, il contratto e tutti i successivi atti giuridici saranno annullati se in ultima istanza il nostro ricorso verrà accolto. L’evolversi della situazione e la firma del contratto da parte del Presidente potrebbe andare addirittura nella direzione di un caso di abuso d’ufficio”.

Tenta il tutto per tutto anche il sindaco di Laives Christian Bianchi, perlomeno sotto il profilo del marketing comunicativo, diffondendo un post su Facebook: “Se fra 2 giorni il presidente Kompatscher firma, lo fa sapendo di tradire la volontà popolare e la fiducia di molte persone”, insiste il primo cittadino indugiando ancora sull’excursus storico (personalizzato, secondo i critici): “Tre anni fa ai cittadini era stato proposto un referendum, perché la provincia voleva adottare una legge provinciale per lo sviluppo aeroportuale. I cittadini di questa provincia, andati in massa al voto, avevano detto no. Il no voleva dire no allo sviluppo aeroportuale, no al rischio di avere un mostro in casa, no all’incremento di traffico aereo. Secondo i cittadini della provincia, quindi, l’aeroporto doveva restare così, come era stato negli ultimi anni. Qualche volo per Roma, qualche volo per i turisti, gli elicotteri militari, e basta, nulla in più: un aeroporto di servizio. Il referendum quindi aveva dato un esito chiaro, limpido”.

 

 

Il seguito è un profluvio di domande indirizzate a Kompatscher: “Presidente, perché tradisce questa volontà? Presidente, perché non rispetta il volere del popolo, che le ha detto no allo sviluppo di questo impianto? Presidente, perché ha scelto di dribblare il problema affidando ai privati quello che la gente ha chiesto di non fare al pubblico? Presidente, perché lei ha dichiarato, il giorno dopo il referendum, che la pista non doveva essere allungata, e oggi, dice che va allungata? Presidente, perché non rispetta il documento del Consorzio dei Comuni e quello dei Sindaci, tutti i Sindaci, dell’Oltradige e Bassa Atesina, che le hanno chiesto di rispettare la volontà popolare? Presidente, quali garanzie dà alla popolazione, una volta che la gestione dell’aeroporto sarà affidata a privati? Presidente, che aeroporto avremo tra 10 anni? Presidente, perché tutto ciò? Chi vuole questa operazione?”. 

Ma fra i commentatori del post c'è anche chi non condivide la narrazione fatta dal sindaco Bianchi osservando che il Landeshauptmann firmerà il documento sul passaggio di consegne perché “fa esattamente quello che avete chiesto voi con il no. Darlo in mano ai privati e non usare fondi pubblici, oppure mi sbaglio? La volontà popolare è stata rispettata, se poi c'è sotto altro... illuminami - scrive l'utente social rivolgendosi direttamente al sindaco di Laives -. Ma una cosa non mi è chiara, vince la cordata famosa, la Provincia si tira fuori dalla gestione dell'aeroporto. Dopo di punto in bianco voi stessi chiedete una legge che regolamenti il traffico aereo alla stessa Provincia che prima si era tirata fuori? Perdonatemi ma la coerenza dov'è?”.