Un murale per Agitu Ideo
Anche i muri di viale Druso parleranno di Agitu Ideo Gudeta, l’attivista giunta in Trentino per sfuggire alle persecuzioni del governo etiope e che nei territori abbandonati della difficile Val dei Mocheni è riuscita a far vivere e crescere il progetto di imprenditoria sociale de la “Capra Felice”. A Trento, in molti l’hanno conosciuta nel suo nuovo negozio di Piazza Venezia e nei mercati contadini, in cui si recava con il suo banchetto a vendere i formaggi di sua produzione. Molti altri l’hanno incontrata sui palchi e in mezzo a numerose conferenze, dove interveniva per denunciare la pratica del land grabbing e a parlare di lotte necessarie.
Agitu è stata uccisa a dicembre dello scorso anno da un collaboratore e le ferite provocate dalla sua scomparsa sono ancora lontane da essere rimarginate. Ma il ricordo, quello sì, è ancora tremendamente vivo in chi l’ha conosciuta e cerca di continuare a portare avanti il progetto di recupero della capra mochena e di valorizzazione del territorio montano, in armonia con la natura circostante.
A Bolzano le verrà dedicato un murale, che verrà realizzato dal 26 al 29 ottobre sul muro perimetrale delle scuole medie Ada Negri, sul lato di viale Druso in prossimità dell'attraversamento ciclo-pedonale.
Non sarà una commemorazione, ci tiene a specificare l’artista Nadia Groff selezionata per portare a termine l’opera, bensì "un omaggio a ciò che il suo passaggio e il suo incontro ha lasciato in termini di sensazioni, sentimenti e ispirazioni a chi ha intrecciato la sua strada con lei".
Questo murale non sarà la rappresentazione di un ritratto ma di un messaggio
“Quest’estate ha avuto luogo una serata dedicata ad Agitu, una conferenza con annesso dibattito dai contenuti trasversali - spiega l’artista -. Al termine abbiamo chiesto ai partecipanti di lasciarci un messaggio o una parola chiave legata ad Agitu. Quello che poi ho fatto io è stato prendere queste parole e portarle in arte, analizzando prima questi valori, cercando di capire i più ricorrenti, e poi creando una bozza di disegno che riuscisse trasmettere tanto la forza di Agitu quanto il ricordo espresso da parte di chi l’ha conosciuta o in chi ha visto in lei un esempio. Questo murale dunque non sarà la rappresentazione di un ritratto ma di un messaggio. Ritengo importante - conclude Nadia - che quest'opera sia stata il frutto di un processo partecipato. La mia intenzione sarà quella di lasciare un’emozione e un sentimento, non tanto legato alla sua figura ma a quello che è stata in grado di trasmettere".