Society | Norvegia-Bolzano

Scontro tra scienziati su Ötzi

Il glaciologo norvegese Lars Pilø: “Circostanze non del tutto eccezionali, c'è la possibilità di scoperte analoghe”. Putzer (Museo Archeologico): “Non pensiamo sia così”.
Ötzi
Foto: Othmar Seehauser

Scontro tra ricercatori attorno all’uomo “venuto dal ghiaccio”. Un articolo firmato dalla giornalista norvegese Ida Irene Bergstrøm e pubblicato sul sito sciencenorway.no riporta lo scontro a distanza tra uno studio scientifico appena pubblicato sulla rivista The Holocene - nel quale si sostiene che sebbene “Ötzi” sia un reperto eccezionale, non lo sarebbero le circostanze del suo ritrovamento e le modalità di conservazione del suo corpo - mentre secondo Andreas Putzer del Museo Archeologico dell'Alto Adige, i reperti rinvenuti sulle montagne norvegesi non sono necessariamente paragonabili alla situazione sulle Alpi e al caso della “Mummia del Similaun”.

 

 

Non serve una serie di miracoli per spiegare il caso di Ötzi”, ha invece dichiarato l'archeologo glaciale Lars Pilø a sciencenorway.no, secondo cui Ötzi si sarebbe conservato “grazie ai normali processi naturali”. Il nuovo studio sostiene, ad esempio, che Ötzi non sia morto nella buca in cui è stato ritrovato, che non c'è stato un improvviso raffreddamento meteorologico che ha portato al suo improvviso congelamento, e che non c'era un ghiacciaio in movimento sopra Ötzi, bensì stazionario. La ricerca suggerisce inoltre che potrebbero esserci altre mummie dei ghiacci in circolazione. “Noi non pensiamo sia andata così e non crediamo ci siano tante altre mummie nel ghiaccio là fuori” ha replicato Putzer. Il modo in cui gli oggetti di Ötzi sono collocati nel luogo di ritrovamento fa supporre che siano stati messi lì proprio dall'Uomo venuto dal ghiaccio. “È difficile dire quale sia stato il tipo di raffreddamento, ma Ötzi non è stato mangiato da animali, nemmeno le mosche hanno depositato uova sul suo corpo. Ed è per questo che supponiamo che sia stato ricoperto subito dalla neve. C'è stato un cambio repentino del clima”, sottolinea Putzer, che aggiunge infine: “Troviamo corpi umani solo se c'è stato un incidente o se qualcuno è stato ucciso, come nel caso di Ötzi. Non credo troveremo tante mummie nei ghiacci”.

C'è la possibilità di nuove scoperte, in futuro, di mummie nel ghiaccio.

Lars Pilø non è sorpreso dalla reazione del Museo di Bolzano: “Quando si presentano nuove prove e teorie scientifiche, ci saranno sempre delle resistenze. Dobbiamo solo aspettare e vedere come si svilupperà il discorso scientifico in futuro, se i punti di vista cambieranno, alla fine”. Lo studio ha ottenuto reazioni perlopiù positive, racconta Pilø, e alcuni ricercatori avrebbero commentato che le loro tesi su Ötzi dovranno cambiare dopo tale pubblicazione scientifica. “Sembra che il museo si attenga per lo più alle vecchia tesi, e va bene così. Il tempo ci dirà come si svilupperanno le conoscenze su Ötzi”, conclude Pilø nell’intervista.