La democrazia diretta può aspettare

L’emendamento alla legge sulla democrazia diretta approvato lo scorso giugno dal Consiglio provinciale grazie ai voti di Svp, Lega e Fratelli d’Italia sarebbe dovuto passare al vaglio della consultazione popolare il prossimo 30 gennaio 2022, grazie al successo della raccolta firme organizzata dal comitato “Iniziativa per più democrazia”.
L'ormai noto referendum “salva referendum”, ribattezzato così in quanto avrebbe inciso sull’entrata in vigore o meno della legge provinciale che annullerebbe de facto quanto sancito dalle precedenti iniziative referendarie, dovrà invece aspettare: il presidente della Provincia, Arno Kompatscher durante la conferenza stampa odierna (14 dicembre) ha informato i giornalisti che il referendum sarà rinviato a causa della pandemia: "Ho informato la Giunta che, vista la situazione pandemica, è necessario spostare ad altra data il referendum confermativo provinciale. Non è opportuno - afferma Kompatscher - effettuare un referendum in piena pandemia”.
Stando a quanto dichiarato dal Presidente, non si tratterebbe di una decisione politica bensì di affidarsi al parere dell’Azienda sanitaria che si è espressa per lo slittamento. La data definitiva non è ancora data a sapere.
Al momento, è stato optato per un rinvio di 60 giorni, il limite massimo, ma se la situazione sanitaria lo richiedesse sarà possibile chiedere un rinvio di ulteriori 60 giorni.
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