Progetti di futuro
Pronti, o quasi (molto quasi) ad avere individuato la nuova figura di assessore in giunta dopo la rinuncia-dimissioni di Claudia Benedetti lo scorso 22 novembre, al Comune di Merano si guarda almeno due volte verso il futuro, anzi tre.
Sarà ristrutturato il Centro anziani di via Huber, verrà potenziato il fotovoltaico in città e infine si studieranno sempre di più progetti di resilienza. Spieghiamo subito. La città di Merano parteciperà, come Comune pilota, all’Alpine SDG-Labs, un progetto che mira a sviluppare le capacità di trasformazione e resilienza a lungo termine dei Comuni dell’arco alpino sulla base degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 (SDG sta per Sustainable Development Goals).
Ma prima di dire dell’Alpine SDG-Labs, occupiamoci degli anziani meranesi. Costeranno complessivamente 670.000 euro i lavori di ristrutturazione del Centro diurno per anziani/e VITA di via Huber. "La Giunta comunale ha approvato la fattibilità tecnico-economica aggiornata, redatta a ottobre scorso dall’architetto Marlen Inderst - degli interventi di ristrutturazione del Centro diurno VITA di via Huber 8. Il progetto prevede tre diversi interventi in fasi costruttive scaglionate. Tutti i lavori, che costeranno complessivamente 670.000 euro, verranno ultimati entro la fine del 2023", dichiara l'assessore ai lavori pubblici e al sociale Stefan Frötscher. Dovremo aspettare 13 mesi: non sono pochi, vedremo. Altro tema meranese di attualità: le fonti rinnovabili. Sono sei gli impianti già in funzione presso edifici di proprietà del Comune. “Secondo un programma di investimenti a lungo termine, l’amministrazione punta ad aumentare la produzione di energia da fonti rinnovabili dotando di nuovi impianti fotovoltaici altri immobili”, promettono negli uffici comunali.
“La giunta – spiega in conferenza stampa la vicesindaca e assessora all’ambiente Katharina Zeller - ha approvato uno studio, redatto dall’ingegner Bruno Montali, che - anche alla luce delle esperienze fin qui maturate dal climate & energy management - indica le ipotesi di realizzazione di impianti fotovoltaici su edifici di proprietà comunale, con un’attenzione particolare rivolta a quelli attualmente più energivori". Questi gli stabili con il potenziale di risparmio più interessante: le scuole elementari Galilei e Wolkenstein in via Toti, il macello civico in via San Giuseppe, le scuole elementare Schweitzer e la scuola di musica in via XXX Aprile, la scuola media Wolf nella via omonima, il Centro della Protezione civile in via Roma, le scuole elementari Von Gilm e De Amicis in via Leichter, le scuole d’infanzia Coccinella/St.-Georg in via Virgilio e l’ex scuola elementare Sinigo in via Nazionale. Nei seguenti tre edifici sarebbero invece previsti interventi di integrazione degli impianti fotovoltaici già installati: le scuole elementari di Sinigo in via Piedimonte, il cantiere comunale in via Kuperion e la palestra della scuola Von Gilm in via Leichter”.
Obiettivo: una potenza complessiva di 1,5 Megawatt. "Vogliamo ridurre le spese correnti, accrescere la quota di produzione ed autoconsumo di energia da fonti rinnovabili e costituire una solida base infrastrutturale, che è indispensabile all’amministrazione per poter promuovere il modello di comunità energetica rinnovabile. Attualmente il Comune dispone di 6 impianti di produzione fotovoltaica per una potenza complessiva pari a 175,80 kW. L’obiettivo è quello di incrementare – fino al 2030 - la produzione d’energia rinnovabile fotovoltaica del Comune di Merano fino a raggiungere una potenza di 1,5 Megawatt” è l’impegno assunto da Marco Masin, energy manager del Comune di Merano.
Infine, il futuro anche nelle nostre teste, nelle “buone pratiche” negli studi sulle capacità di trasformazione e resilienza.
Queste le parole della vicesindaca Katharina Zeller: “Nell’ambito di questo progetto, che viene coordinato da Eurac Research e non comporta costi per le casse comunali, vorremmo concentrarci su alcuni obiettivi del Piano del Verde del Comune di Merano, in particolare sulla valorizzazione dei giardini privati e su quella degli alberi di pregio, sfruttando l’occasione per portare avanti un processo di partecipazione indirizzato ai privati proprietari di alberi e giardini della città di Merano con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza sull’importanza di questo bene prezioso e di sviluppare forme di sostegno”.