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Sborsa la Provincia

Approvata all’unanimità la mozione del Team K sul Tfr per i dipendenti pubblici. Sarà l’amministrazione ad anticipare la liquidazione. Incognita per gli statali.
Soldi
Foto: web

Se la mozione sugli Airbnb non è passata per un soffio in consiglio provinciale (14 sì contro 14 no) una vittoria politica connota comunque la giornata odierna del Team K in aula. Benché ritoccata dalla Svp la proposta del gruppo capitanato da Paul Köllensperger di far anticipare dall’amministrazione provinciale la liquidazione ai dipendenti pubblici è stata infatti approvata all’unanimità con 28 sì.
 

La proposta

 

Nel settore privato il Trattamento di fine rapporto (Tfr) viene di norma liquidato con l’ultimo stipendio, in quello pubblico bisogna invece armarsi di pazienza e attendere. Come spiegano Maria Elisabeth Rieder e Paul Köllensperger, firmatari della mozione in questione, con il decreto “Salva Italia 2011” i termini per il versamento del Tfr dei dipendenti pubblici in caso di dimissioni volontarie o pensionamento si è esteso di molto. Anche fino a oltre 2 anni (27 mesi, per la precisione). Lo step successivo, e cioè la legge di stabilità del 2014, ha previsto che in caso di pensionamento per anzianità, la prima delle tre possibili rate del Tfr venga versata entro un anno. La faccenda si complica maggiormente per quelli che lasciano il lavoro con quota 100: aspettano fino al raggiungimento dell’età pensionabile, poi possono trascorrere ulteriori 27 mesi. “Ad esempio, se una persona va in pensione all’età di 62 anni e ha 38 anni di servizio, dovrà attendere fino al raggiungimento dei 67 anni di età, più altri possibili 27 mesi, prima di vedersi accreditato il trattamento di fine rapporto”, fa notare la forza di opposizione.
La mozione, nella versione emendata co-firmata dai consiglieri della Svp Magdalena Amhof e Helmuth Renzler, chiedeva di verificare la possibilità di anticipare il Tfr e se potessero essere messi a disposizione nel relativo capitolo di spesa i mezzi finanziari necessari previa creazione di una base giuridica. In caso di esito positivo della verifica la richiesta era quindi quella di anticipare la liquidazione.

 

Differenze inaccettabili

 

Opinione trasversalmente condivisa fra i consiglieri provinciali è che occorra evitare discriminazioni e differenze di trattamento fra il pubblico e il privato. Netta, ad esempio, la posizione dell’esponente dei Verdi Hanspeter Staffler che dell’ostica questione Tfr si era occupato anch’egli in prima persona (come del resto avevano fatto gli Arbeitnehmer della Volkspartei): “Lo Stato specula sugli interessi dei soldi che trattiene. La situazione è inaccettabile, ed è giusto procedere a una verifica ma ci vuole un’ulteriore legge a disciplina di questa materia: se ne deve far carico la Provincia, perché difficilmente lo farà lo Stato”.
In effetti la Provincia ha la competenza per una legge provinciale ma sarà più complicato attuare la misura per i dipendenti statali, ammette l’assessore Arnold Schuler.
Per il momento bisogna accontentarsi del primo traguardo tagliato: la giunta provinciale istituirà un fondo di rotazione per anticipare nel futuro il Trattamento di fine rapporto dei dipendenti pubblici, previa una valutazione del quadro giuridico esistente. Una ragione sufficiente per festeggiare, secondo Rieder: “Sono contenta che sia stato fatto un passo importante per i dipendenti pubblici e che i dipendenti non dovranno più attendere 27 mesi per vedersi corrisposto il loro Tfr”.