Economy | I dati

Le banche al tempo della crisi

Sono poco più di 4000 gli impiegati nelle banche della Provincia, circa 500 in meno rispetto al 2008. Nel 2015 l’età media degli occupati è salita a 43,3 anni.

Come si difende il settore finanziario dalle spire della recessione economica? A livello nazionale, per far fronte alla crisi e alle sempre più stringenti regolamentazioni internazionali, le banche stanno cercando di alleggerire i costi e di ridimensionare il proprio personale. Una riorganizzazione che interessa anche gli istituti di credito locali (principalmente sotto forma di prepensionamenti), che hanno ulteriormente accentuato il calo occupazionale nel settore. A dicembre 2015, secondo i dati diffusi dall'Osservatorio del Mercato del Lavoro sul recente numero della pubblicazione “Mercato del lavoro News”, erano 4.000 i lavoratori dipendenti impiegati presso le banche della Provincia di Bolzano (alla fine del 2008 erano circa 4.500), registrando così il valore minimo per l’intero periodo considerato.

Donne & giovani
È un calo costante (-13%) quello relativo all’occupazione maschile; quella femminile registra un trend di crescita fino al 2008 per poi cominciare una fase di contrazione che continua fino a oggi. Rispetto al 1998, tuttavia, le donne impiegate nel settore sono aumentate di ben il 22%. Eppure nonostante sia cresciuta dal 35% nel 1998 al 43% nel 2015, la quota femminile non eguaglia ancora il numero dei colleghi maschi che lavorano nelle banche. Aumenta, inoltre, l'età media degli occupati, se nel 1998 era di 36,9 anni, nel 2015 è salita a 43,3 anni.

Banche più piccole, più dipendenti
Gli istituti di credito minori (la Banca d’Italia classifica le banche in “minori”, “piccole”, “medie”, “grandi” e “maggiori” sulla base dei fondi intermediati medi) sono gli unici ad aver più dipendenti rispetto al 1 998. La grande crescita registrata dalle banche maggiori e parte del corrispondente calo registrato dalle banche piccole nel 2015 sono da ricondurre alla fusione della Banca di Trento e Bolzano (banca rientrante tra le “piccole”) con Intesa Sanpaolo (banca “maggiore”). L’aumento più significativo riguardo l’età media (+7,2 anni) si registra nelle banche minori mentre quelle maggiori – pur confermandosi quelle con personale più anziano – hanno descritto l’incremento minore, facendo addirittura registrare un calo dell’età media negli ultimi tre anni.