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Taser K

Il Team K difende la proposta di dotare di pistole taser la polizia municipale. Il consigliere Brancaglion: “Lo sfrigolio elettrico ha una forte funzione deterrente”.
taser
Foto: Team K

Il Gruppo consiliare comunale del Team K insiste e, dopo una prima presa di posizione, difende la propria scelta di sostenere la proposta d'introdurre il taser presso la Polizia municipale di Bolzano – contenuta in due mozioni del centrodestra, rispettivamente di Oltre/Weiter e della Lega. Bolzano sarebbe il primo comune in Sudtirolo a dotarsi di uno strumento il cui uso è stato definito dallo stesso Team “molto controverso” e “da approfondire con particolare attenzione”. “Forse stupisce che io sia a favorescrive su facebook il consigliere comunale Thomas Brancaglion – e stupisce anche me, perché inizialmente ero contrario, di istinto, di pancia diciamo”. Ribadendo ancora una volta che il taser “avrebbe una forte funzione deterrente in quanto emettono un forte sfrigolio elettrico accompagnato da un arco elettrico visibile quando si accendono” e che “la maggior parte delle volte basta questo per far desistere da azioni violente o pericolose”, il consigliere del Team elenca sui social le ragioni del suo “sì”.

 

 

“Taser, parliamone”

 

Secondo Brancaglion – pur riconoscendo che si tratti di un'arma che necessita di un'attenta formazione del personale e dell'uso imprescindibile della bodycam – il taser andrebbe utilizzato “solo come ultima ratio per tutelare l'incolumità pubblica”. “È un'arma di difesa e i nuovi modelli sviluppati tecnologicamente rispetto ai precedenti – che hanno mostrato preoccupanti criticità – evidenziano miglioramenti a livello balistico e soprattutto di intensità e durata delle scariche elettriche, sono quindi più sicuri e precisi”. Inoltre, sostiene il consigliere, “si utilizza a distanza ravvicinata di più o meno 5 metri e rispetto a un colpo di pistola non c'è il pericolo di colpire involontariamente dei passanti”.

In definitiva dobbiamo decidere se dare priorità all’incolumità delle donne e degli uomini delle forze dell’ordine, oppure temere in una città come Bolzano, salda nei suoi valori democratici, improbabili derive autoritarie in seno ai nostri vigili urbani.

Vi sarebbero inoltre altre due considerazioni “pragmatiche”: “Lo status quo prevede malauguratamente che i Vigili urbani siano armati” e “con le recenti autorizzazioni europee e dei Ministeri dell'Interno e della Salute, volenti o nolenti, sarà distribuita tra le forze dell'ordine”. La conclusione del Team è che “con i debiti aggiustamenti rispetto all'esperienza critica registrata in precedenza e senza precondizioni ideologiche, il taser è uno strumento che potrebbe rimpiazzare le pistole, ridurre violenza, feriti e morti tra coinvolti, agenti e passanti”.

 

Dubbi a livello nazionale

 

Nel 2021 il Governo italiano aveva approvato l’acquisto di 4500 pistole elettriche per le forze dell'ordine dopo un primo periodo di sperimentazione (non sempre convincente, a dire il vero) in varie città. Negli scorsi anni il Garante per i diritti dei detenuti Mauro Palma aveva più volte criticato la decisione di sperimentare e acquistare i taser, dicendosi preoccupato per l'estensione capillare alle polizie locali. In una relazione al Parlamento, Palma aveva scritto tra le altre cose che il taser ha condotto in vari paesi “ad abusi e a esiti mortali”.