Society | I primi passi del governo

Renzi vuole le scuole firmate

Matteo Renzi non vuole soltanto restaurare gli edifici scolastici, ma farne addirittura templi dell'architettura moderna? A cosa servirebbe, altrimenti, il coinvolgimento dell'architetto superstar Renzo Piano?

La scuola sembra stare molto a cuore al nuovo premier. Dopo aver cominciato il tour che lo porterà ogni mercoledì in una diversa scuola del Paese, la promessa di investire cospicui fondi nell'edilizia scolastica acquista adesso un tono ancora più enfatico mediante l'annuncio che la “qualità del rammendo” sarà addirittura garantita dal coinvolgimento dell'architetto superstar Renzo Piano. Una mossa, questa, che fa pensare soprattutto a una scelta d'immagine. Oppure alla non piccola differenza che separa la "politica del fare" da quella del "voler strafare".

Tre miliardi e mezzo da spendere subito per la sicurezza delle scuole e il rilancio dell’edilizia. Così il premier Matteo Renzi ha dato vita al piano per le scuole, annunciando investimenti «già disponibili» e il coinvolgimento del «maestro Renzo Piano» per garantire la «qualità del rammendo» degli edifici scolastici. «La scuola è il luogo da cui riparte la comunità per uscire dalla crisi non con le slides ma con la centralità della formazione scolastica», ha dichiarato il premier. Quanto ai «soldi abbiamo trovato il modo per farli uscire dal patto di stabilità» interno. «Si tratta di 3,5 miliardi di interventi di ristrutturazione degli edifici scolatici - ha spiegato Renzi - da spendere subito».

Leggi il resto dell'articolo sul Corriere.it