Una risposta al Covid-19
Per combattere la crisi riconducibile al Covid-19 la giunta provinciale ha approvato oggi, 15 aprile, due interventi mirati a sostegno delle famiglie e dei cittadini e per i quali saranno messi a disposizione 7,5 milioni di euro. “Con queste misure vogliamo sostenere quelle persone che, nonostante i danni economici che stanno subendo, non sono incluse tra i beneficiari di altre misure deliberate a livello nazionale” spiega l’assessora alle politiche sociali Waltraud Deeg. “Lo scopo è quello di aiutare le persone in maniera semplice, rapida e non burocratica”.
Le misure
Con il primo provvedimento “Aiuto immediato Covid-19” sarà erogato un importo massimo di 800 euro per ciascuna famiglia, per tre mesi. Chi ne avrà diritto? Quei cittadini che, a causa della situazione di emergenza, hanno perso il loro lavoro, hanno dovuto chiudere la loro attività o non hanno potuto avviare la loro attività lavorativa e non ricevono altri sostegni per ovviare alla mancanza di reddito. La Provincia prevede che la domanda per ottenere questo sostegno potrà essere presentata a partire dal 24 aprile. Bisognerà complilare un modulo (scaricabile dal sito #AltoAdigesiriparte) che andrà inviato via email al Distretto sociale competente. Non servirà presentare la DURP (Dichiarazione Unificata di Reddito e Patrimonio), ma sarà sufficiente effettuare un’autocertificazione nel modulo di richiesta.
Attraverso il “Contributo straordinario al canone di locazione e per le spese accessorie – covid19”, invece, si intende sostenere, sempre per un periodo di tre mesi, chi ha in affitto un alloggio e in questo momento si trova in difficoltà economiche. Anche in questo caso si può fare domanda di contributo mediante un modulo presso il Distretto sociale competente. Gli importi vanno da 420 fino a 555 euro di contributo per il canone. L’ammontare dipende dal Comune di residenza e dal numero dei componenti del nucleo famigliare. Le stesse condizioni sono previste per il contributo le spese accessorie (importo da 100 a 140 euro) che può essere presentato se si occupa un alloggio di proprietà, in usufrutto o in affitto. Anche per questi contributi straordinari la dichiarazione DURP viene sostituita da un’autocertificazione (i dettagli a questo link).
Restano, inoltre, tutte le diverse misure di sostegno che vengono erogate indipendentemente dall’attuale situazione d’emergenza, come il contributo per l’affitto e i costi accessori, o le prestazioni a favore della famiglia, tra cui l’assegno famigliare e l’assegno provinciale per i minori. Aiuto economico viene anche garantito, assicura la Provincia, ai vari enti (organizzazioni, servizi sociali, cooperative, ecc.) che si occupano di varie prestazioni a favore delle famiglie, degli anziani, dei minori e dei disabili.
Per quel che riguarda il bonus, deciso dal governo Conte, di 600 euro in Trentino Alto Adige sono state presentate all’Inps 81.144 domande, ovvero il 2% delle richieste a livello nazionale, che ad oggi ammontano a 4.053.027, riporta l’Ansa. 40.272 richieste provengono dal Trentino e le altre 40.872 dall’Alto Adige. Circa il 64% delle richieste di sussidio è già stato elaborato e posto in pagamento: 26.683 bonus da 600 euro sono in fase di pagamento per i lavoratori del Trentino e altri 25.030 per quelli dell'Alto Adige. L'attività di definizione sta proseguendo per le restanti domande, garantisce l’Inps.
L’economia
Oggi l’esecutivo provinciale ha approvato inoltre misure che si applicano a tutti i settori economici, dall’artigianato al commercio, dai servizi all’industria, dal turismo all’agricoltura. Fra le disposizioni c’è la sospensione fino a 24 mesi del pagamento della quota capitale relativamente ai mutui o finanziamenti leasing agevolati, l’estensione temporale delle definizioni di “nuova impresa” (da 24 a 36 mesi) e “successione d'impresa” (da 6 a 12 mesi), e una semplificazione dei procedimenti amministrativi. La semplificazione e il prolungamento dei termini riguarda le piccole imprese che hanno chiesto il sostegno provinciale per gli investimenti aziendali e per le aziende che hanno chiesto supporto per l'internazionalizzazione o la formazione del personale. Le associazioni di categoria e le loro cooperative, così come istituti, enti e organizzazioni che hanno già sostenuto spese per iniziative a favore di imprese poi annullate a causa delle misure restrittive legate alla pandemia possono essere ugualmente ammesse a contributo.