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Quel rompicapo (ir)risolvibile del Kaufhaus

Fra poche ore il progetto Benko verrà illustrato dai tecnici in consiglio comunale. Intanto resta ancora l’incognita sul voto.

La “questione Benko” entra oggi, se possibile, ancora più nel vivo. Alle 18 di stasera (15 luglio), infatti, il progetto verrà presentato dai tecnici (Heinz Peter Hager, gli architetti Rossa e Saccani e gli ingegneri Pöll e Pifferi) nel corso di un incontro informativo, durante il quale i consiglieri comunali potranno sbizzarrirsi con domande e considerazioni del caso. Intanto manca una settimana al voto sul progetto del tycoon austriaco in consiglio comunale, la prova del nove per una maggioranza vacillante e frammentata.

Ricapitoliamo: i Verdi hanno salvato in extremis una caduta rovinosa della giunta Spagnolli, fornendo i due voti mancanti a patto che sul megastore si votasse “no”. Svp e Pd hanno deciso di lasciare libertà di voto ai propri consiglieri. La spin doctor Elena Artioli si è già smarcata annunciando che la Lista civica di Spagnolli voterà a favore del progetto, decisione che non è stata accolta con particolare entusiasmo da Guido Margheri di Sel. “Per impedire al consiglio comunale di pronunciarsi sul progetto Benko - dichiara Margheri al Corriere dell’Alto Adige - la consigliera Pitarelli aveva teso la sua imboscata chiaramente finalizzata al commissariamento della città. Ora Elena Artioli smentisce i suoi consiglieri che avevano sempre detto in ogni sede che avrebbero sostenuto il sindaco e li schiera d’ufficio con la medesima Pitarelli”.

Nel Pd, intanto, i malumori continuano a gonfiarsi inesorabilmente; Sandro Repetto annuncia che non boccerà il progetto, ma che al massimo si asterrà e se la prende con i Verdi che, a suo dire, tengono sotto ricatto la maggioranza. “Devono dire se appoggeranno o meno la maggioranza qualora la delibera non dovesse passare”, dice amareggiato Repetto. Fra poche ore, forse, qualcosa si (s)muoverà.