Society | Intervista

"Non passatempo, ma luogo di scoperta"

Nuovi linguaggi per ripensare una cultura più inclusiva: la sfida di un gruppo di giovani altoatesini per rendere i musei più attrattivi per tutti. STORYWISE si racconta.
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Foto: Unsplash

Rinnovare la comunità, a partire dai luoghi della cultura, attraverso nuovi linguaggi accessibili a tutti. È la sfida che STORYWISE,  un gruppo di giovani altoatesini appassionati di arte e cultura, vorrebbe portare avanti grazie al bando "Generazioni". Un’occasione, spiega Julian Palmarin, esperto di comunicazione e marketing, per creare una sinergia profonda tra generazioni diverse, mondo culturale ed istituzioni. 

Julian Palmarin
Julian Palmarin, portavoce di Storywise: "Abbiamo iniziato a riflettere su come rendere i musei più accessibili e interessanti per i giovani e per tutti coloro che si sentono ancora lontani da questo tipo di esperienza culturale".

 

Salto.bz: Palmarin, voi siete grandi appassionati di cultura e che il vostro obiettivo è di creare delle audioguide interattive anche all'interno di piccole chiese e musei; vi siete ispirati a delle realtà che avete conosciuto al di fuori dalla regione, oppure questa idea è nata intercettando delle esigenze esistenti?

Julian Palmarin: Siamo appassionati di cultura e il nostro amore per il patrimonio culturale ci ha spinto a esplorare musei, esposizioni, chiese e parchi archeologici ogni volta che ne abbiamo avuto l'occasione. Con il tempo però ci siamo resi conto che tutti questi luoghi, avevano un problema comune; spesso i musei presentavano le loro collezioni con una sola narrazione, utilizzando un linguaggio che, pur cercando di essere accessibile a tutti, finiva per risultare poco coinvolgente e alienante soprattutto per il pubblico più giovane. Così, abbiamo iniziato a riflettere su come rendere i musei più accessibili e interessanti per i giovani e per tutti coloro che si sentono ancora lontani da questo tipo di esperienza culturale. Abbiamo sentito l'esigenza di far parlare ai musei un linguaggio più vicino al nostro mondo, ma anche di riconoscere la sfida che i musei stessi affrontano nel rimanere al passo con il pubblico giovane e le nuove tecnologie. Così è nato il nostro progetto, basato su una visione inclusiva e innovativa. La nostra missione è rendere i musei luoghi affascinanti, interattivi e rilevanti per tutti, affinché possano trasformarsi da semplici passatempi per turisti in veri e propri luoghi di scoperta, condivisione e crescita culturale.

Museo
La cultura a portata di smartphone: "La nostra soluzione vuole abbracciare tutti i luoghi storico-artistici e molti di questi non potrebbero permetterseli​​​​​​​" (Foto: Unsplash)

 

​​​​​​​Avete già un'idea di come dare vita a queste audioguide; se sì, come avete pensato i dispositivi?

Abbiamo studiato il panorama e i dispositivi fisici richiedono costi di ingresso a volte troppo alti per i musei. La nostra soluzione vuole abbracciare tutti i luoghi storico-artistici e molti di questi non potrebbero permetterseli. Il prodotto finale sarà quindi disponibile sul cellulare, e i luoghi con una biglietteria saranno dotati di cuffiette, per i visitatori che ne saranno sprovvisti. In concreto si tratta di una piattaforma in cui le persone saranno libere di pubblicare alcune audioguide per musei. Non si tratta però di una semplice audioguida, l’oggetto non è raccontato come singolo, ma verrà inglobato in una narrazione. Sarà una piattaforma di storie e narrazioni, che come protagonisti avranno gli oggetti presenti all’interno dei musei. Forniremo al narratore il software per raccontare la sua storia e potrà venderla ai visitatori del museo. Con il sostegno del Bando Generazioni, vogliamo dare vita a una comunità di narratori, giovani e meno giovani, che contribuiscono a rendere accessibili e vivide le storie dei luoghi culturali. Attraverso questo approccio, intendiamo valorizzare anche  i luoghi meno noti, offrendo loro la possibilità di emergere e di attrarre un pubblico più ampio.

Il patrimonio culturale purtroppo non è sempre accessibile, secondo voi creare un sistema di audioguide può essere un incentivo a far sì che anche persone di generazioni diverse tra loro, si avvicinano a determinati luoghi? Se sì, come?

Certamente. Innanzitutto, in termini di accessibilità, stiamo sviluppando un sistema che consentirà di fruire di queste guide e storie in molte lingue diverse. Le barriere linguistiche saranno quindi le prime a essere abbattute. Vorremmo inoltre coinvolgere influencers o persone che i giovani seguono, per far sì che la creazione di narrazioni sia maggiormente interessante per questo pubblico Inoltre, la presenza di più narrazioni e linguaggi aumenterà notevolmente l’interesse per luoghi che mancano di spiegazioni e racconti, attirando per questo anche persone con passioni ed età diverse tra loro.

Il vostro progetto è stato accolto positivamente dalle istituzioni o avete incontrato delle difficoltà?

Nella maggior parte dei casi il progetto è stato accolto positivamente, ma ci sono anche molti musei che sono gelosi dei propri oggetti e della propria narrazione. Gli oggetti esposti e i luoghi storico-artistici devono andare oltre una mera descrizione statica, devono essere animati da storie che li rendano vivi e significativi per il pubblico. È attraverso la narrazione coinvolgente che si può instaurare un legame emotivo tra il visitatore e il patrimonio culturale, stimolando un interesse duraturo e una connessione profonda.
Comprendiamo le preoccupazioni dei musei riguardo alla loro identità e alla preservazione dell'autenticità delle loro narrazioni. Pertanto, intendiamo lavorare in stretta collaborazione con loro per approvare narrazioni che rispettino la loro visione e missione, integrando al contempo un approccio più coinvolgente e stimolante. Vogliamo dimostrare che raccontare una storia affascinante e coinvolgente non compromette l'autenticità e l'importanza del patrimonio culturale, ma piuttosto lo rende accessibile e rilevante per un pubblico sempre più vasto.

Gli oggetti esposti e i luoghi storico-artistici devono andare oltre una mera descrizione statica, devono essere animati da storie che li rendano vivi e significativi per il pubblico

Cosa vi aspettate dal bando "Generazioni"?

Lo abbiamo già vissuto in questi ultimi mesi ed è stata un’esperienza utilissima e molto interessante. Anche un’occasione per conoscere altri progettisti e creare rete in regione. Abbiamo svolto i workshop a Trento, Bologna e Bolzano per validare i nostri progetti e cercare possibili punti deboli. Con il loro aiuto stiamo continuando a sviluppare il progetto affinché sia pronto per essere adottato dal grande pubblico.

Avete già in mente progetti futuri? Se sì, quali?

Questo è il nostro progetto sia presente che futuro. Il nostro obiettivo è rendere questo progetto auto-sostenibile e replicabile anche fuori dal Trentino Alto Adige. Adesso abbiamo bisogno di aiuto e sostegno per partire, ma questo progetto non si fermerà al termine del supporto del bando generazioni. Per noi vuole essere una rampa di lancio.