La Provincia irride il TAR
Da non credere: la Provincia decide di sfidare - oltre che il buonsenso - anche i giudici del Tar di Bolzano che due giorni fa hanno sospeso il decreto di abbattimento dei due lupi a Selva dei Molini. Ignorando la decisione della presidente Pantozzi e il fatto che la seduta collegiale sia stata fissata in una data piuttosto vicina (10 ottobre), il Presidente Arno Kompatscher ha firmato ieri un decreto fotocopia di quello sospeso, cambiando praticamente solo i numeri delle predazioni e l'area geografica dove deve avvenire l'uccisione di altri due lupi, e cioè Castelbello in val Venosta. Un decreto che aveva ricevuto pareri negativi fotocopia sia dall'Osservatorio faunistico provinciale che da Ispra e positivo dal solito esperto scelto dalla Giunta. (Tutto l'iter e i relativi pareri sono stati raccontati in questo articolo).
Dall’inizio dell’estate - scrive l'Ufficio stampa - diversi capi di bestiame, tra questi alcuni manzi, sono stati predati in vari alpeggi designati come aree di protezione dei pascoli. I requisiti di base per l’autorizzazione al prelievo sono soddisfatti, secondo la valutazione degli esperti del Servizio forestale provinciale e degli esperti legali della Provincia (ma non secondo gli esperti di fauna selvatica della PROVINCIA e dell'istituto nazionale, ndr). Sempre ed unicamente secondo i non esperti di fauna, "la popolazione di lupi in Provincia non è affatto in pericolo: vi sono prove evidenti della presenza di 29 animali e la popolazione è cresciuta costantemente negli ultimi 10 anni". Ciò è confermato anche dl parere del docente universitario Klaus Hackländer, direttore dell'Istituto di biologia della fauna selvatica e gestione della caccia della Università delle risorse naturali e delle scienze della vita di Vienna, che è stato chiamato unicamente perché il decreto aveva ricevuto i pareri negativi degli esperti di fauna della PROVINCIA e del prestigioso Istituto nazionale che aveva invece autorizzato due abbattimenti in Trentino.
Mentre la Giudice del Tar ha scritto nel suo provvedimento che il periodo dell'alpeggio è finito, secondo la Provincia attualmente, ci sono ancora animali al pascolo sui pascoli alpini e, secondo l'autorizzazione firmata ieri, si possono uccidere due lupi in un raggio di dieci chilometri quadrati dalle predazioni effettuate. Il prelievo è di competenza del Corpo forestale provinciale. L'autorizzazione di rimozione ha una validità di 60 giorni dalla data della firma.
La cosa incredibile è che nelle ultime righe del comunicato la Provincia afferma che "l'autorizzazione è stata redatta dagli esperti del Servizio forestale provinciale in collaborazione con l'Avvocatura della Provincia, dopo una profonda analisi delle perizie ricevute dall'Osservatorio faunistico e dall'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA)". MA NON DICE CHE I PARERI SONO DI NUOVO NEGATIVI: Qui siamo ben oltre la sfida. Il Sonderkommando forestale si frega già le mani.
Per chi fosse interessato l'autorizzazione è stata pubblicata sul sito web della Provincia nella sezione "Fauna, caccia e pesca" della Ripartizione agricoltura e foreste.