"Le classifiche vanno lette per capire cosa c'è dentro. Il Sole 24 ore usa parametri diversi su occupazione giovanile, numero di ragazzi che non studiano e lavorano, reddito medio e percettori di reddito di cittadinanza, occupazione femminile, sanità, economia. Ed è indubbio che dopo il Covid e con la crisi energetica nel Sud ci sono problemi molto legati al reddito delle persone e non c'entrano con la bellezza della città". Lo ha detto il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, commentando il 98esimo posto di Napoli nella classifica della qualità della vita delle 107 province italiane pubblicata dal Sole 24 Ore, con otto posizioni in meno per la città del Sud rispetto al 2021. "Poi - aggiunge il primo cittadino partenopeo - se secondo la classifica si vive meglio a Bolzano, io dico che preferisco sempre vivere a Napoli".

Le qualità della vita non è tutto

Manfredi introduce un tema rilevante: quanto le classifiche tengono conto delle mutazioni in atto? E quanto sono fedeli alla reale qualità della vita delle persone? "Ovvio - spiega Manfredi all'ANSA - che per migliorare Napoli ci vuole un periodo lungo con nuove occasioni di sviluppo, lavoro, educazione scolastica e culturale. Bisogna anche migliorare la sanità. Fare tutto questo per un'area metropolitana di 3 milioni di abitanti, con sacche di marginalità economiche e de-industrializzazione significa affrontare un percorso molto lungo, ma che sono convinto che si possa fare".