Economy | L'anniversario

20 anni di CEC

Il Centro Europeo consumatori celebra il suo anniversario. Il CEC di Bolzano ha dato riscontro a 61mila richieste e consulenze. 150mila euro recuperati nel 2016.
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Foto: upi

Un traguardo degno di nota quello che il CEC (Centro Europeo Consumatori) ha tagliato in questi giorni: in vent’anni di attività il CEC di Bolzano ha fornito riscontro a più di 61.000 richieste ed eseguito altrettante consulenze. Solo nel 2016 il CEC ha fatto recuperare ai propri assistiti, consumatori europei, circa 150mila euro. “Con il suo team competente ed impegnato, il CEC è divenuto nel corso di questi 20 anni un interlocutore importante e un partner da prendere sul serio sulla scena europea – un modello che mostri come la tutela del consumatore in tutt'Europa possa funzionare concretamente”, è il commento del direttore del CTCU Walther Andreaus. Il bilancio ventennale è stato illustrato oggi (16 gennaio), alla presenza del presidente della Provincia autonoma di Bolzano Arno Kompatscher, del presidente del CTCU Agostino Accarino e del presidente di Adiconsum Walther Meazza, con gli interventi di Chiara Bongiorno, coordinatrice del team del CEC di Bolzano, Marie Paule Benassi, a capo dell'unità per l'esecuzione della legislazione consumeristica della Commissione Europea. Di “libero mercato” hanno parlato invece l’europarlamentare Herbert Dorfmann, la vicepresidente di Fairwatch Monica Di Sisto e la direttrice di Global2000 Leonore Gewessler. Qualche dato: nel 1996 venne costituito “eurokons” dal CTCU insieme all'austriaca Associazione per informazioni ai consumatori (VKI), nell'ambito di un progetto europeo. Nel 1999 il progetto cambiò il nome in “Centro Europeo Consumatori”. Dal 2005 il CEC è parte della Rete dei Centri Europei Consumatori (ECC-Net), che a oggi comprende 30 centri: un CEC in ogni Stato Membro più uno in Islanda e uno in Norvegia. Da gennaio 2006, inoltre, il CEC Italia dispone di una sede centrale a Roma e di una sede transfrontaliera a Bolzano.

L’attività del CEC

Consulenza e sostegno ai consumatori, questa la principale missione dell’associazione che fornisce assistenza su temi consumeristici e sui problemi del mercato interno dell'UE e intrattiene, inoltre, un contatto diretto con quelle aziende italiane con cui i consumatori europei incontrano problemi. Fra i temi cardine quello del turismo, che registra un alto numero di reclami, ragion per cui viene organizzata tutti gli anni, prima delle vacanze estive, una conferenza stampa per informare i consumatori sui propri diritti in viaggio e mettere a loro disposizione tutto il materiale informativo del CEC disponibile sull’argomento. Altro settore importante nell'attività di consulenza del CEC è quello dell’E-commerce; dal 15 febbraio 2016, peraltro, i consumatori possono ricorrere gratuitamente alla nuova piattaforma ODR (Online Dispute Resolution), messa a punto dalla Commissione Europea, per la risoluzione di controversie transfrontaliere e nazionali seguite a un acquisto online. Dal momento che il CEC Italia è stato nominato ufficialmente punto di contatto i consumatori possono rivolgersi direttamente al CEC per ottenere l'assistenza necessaria nell'utilizzo della piattaforma.

I casi più rilevanti

Fra le varie segnalazioni arrivate al CEC nel corso degli ultimi vent’anni c’è stata quella riguardante un fantomatico rimedio miracoloso per il ringiovanimento che veniva venduto durante eventi commerciali soprattutto a consumatori di una certa età con la promessa di riacquistare una seconda gioventù. Con l'aiuto del CEC, la Guardia di Finanza riuscì a confiscare all’organizzatore tedesco delle manifestazioni 30mila euro in contanti, somma che dopo il provvedimento del giudice venne redistribuita tra i consumatori coinvolti. Altra grana per l’associazione sono stati i contratti delle agenzie matrimoniali. Il tentativo, da parte del CEC, è stato quello di provare, da una parte, ad allacciare una costruttiva cooperazione con le agenzie matrimoniali, dall’altra si è impegnata a presentare segnalazioni all'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ed esposti alla Procura di Bolzano, con il risultato che il numero dei reclami in questo settore si è drasticamente ridotto. Un ulteriore higlight è costituito dalla recente condanna di Goldcar Italia da parte dell'AGCM, per pratiche commerciali scorrette, al pagamento di una sanzione fino a 2 milioni di euro, dopo la segnalazione del CEC e del CTCU. In seguito ad un’ulteriore segnalazione da parte delle due associazioni, inoltre, l'AGCM ha intimato la cessazione della promozione della criptovaluta “Onecoin” per sospetto di sistema piramidale illecito. Per quanto riguarda invece il servizio di noleggio auto “Dexcar’”, che attirava i consumatori con lo slogan “mai più spendere i soldi per un'auto nuova!’”, l'AGCM emetteva, su segnalazione del CEC, una misura cautelare allo scopo di impedire qualsiasi ulteriore attività pubblicitaria da parte di Dexcar.