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Campioni in copertina

Ecco l’Annuario dello sport 2016. Presenti gli atleti olimpici altoatesini Simone Giannelli e Tania Cagnotto che ammette: “Un po’ mi manca la vecchia routine”.
Annuario
Foto: USP - M. Bolognini

Due sono i testimonial d’eccezione dell’annuario dello sport altoatesino 2016: i due medagliati delle scorse Olimpiadi di Rio, la tuffatrice Tania Cagnotto (argento nel trampolino da tre metri sincronizzato con Francesca Dallapé e il bronzo sempre nel trampolino da 3 metri) e il pallavolista Simone Giannelli che con la Nazionale ha conquistato il secondo gradino del podio. L’occasione della presentazione del volume nel corso di una conferenza stampa convocata stamattina (16 febbraio) è stata propizia per fare il punto della situazione sullo stato di salute dello sport in Alto Adige, “il libro raccoglie storie e immagini di tutti i successi sportivi di questa nostra terra, sono orgogliosa di porre l’accento su alcuni dati che pongono l’Alto Adige ai vertici della diffusione dello sport a livello nazionale - ha detto l’assessora competente Martha Stocker -, tra questi le oltre 1800 società sportive con oltre 130.000 iscritti e il fatto che circa il 52% degli altoatesini pratica un'attività sportiva. Partecipo sempre volentieri alle manifestazioni sportive - ha aggiunto l’assessora - perché si tratta di un settore nel quale vedo l’entusiasmo ed il coinvolgimento di tutta la popolazione e rappresenta un aspetto importante anche del nostro impegno nel campo della prevenzione delle malattie”.

A farle eco è il presidente della Provincia Arno Kompatscher secondo cui il testo si rivela uno strumento utile per ripassare i “momenti di gloria che hanno caratterizzato il 2016 per quanto riguarda i grandi eventi sportivi anche internazionali”. Grande soddisfazione è stata espressa dai protagonisti della cover dell’Annuario, “sono successi che ho conquistato sul campo, sono convinto che con il lavoro e il sacrificio si possa ottenere molto”, ha detto Giannelli. Cagnotto ha poi annunciato di voler continuare a lavorare nel mondo dello sport e dei tuffi in particolare. “Non vedevo l'ora di avere una vita 'normale' e di non dover ripartire ogni due settimane, ma un po’ di nostalgia per quella routine rimane”, ha affermato infine l’atleta bolzanina.