Politics | Referendum in Crimea

Il popolo crimeo si esprime quasi all'unanimità per l'annessione alla Russia

Secondo i primi dati ufficiali il referendum per l’annessione della Crimea alla Russia ha registrato il 95 per cento dei votanti a favore dell'annessione con la Russia e la secessione dall'Ucraina. Sul posto un entusiasta Alessandro Bertoldi, il quale si gode i fuochi d'artificio della libertà e spara a zero sulle democrazie occidentali.

“La Crimea fa parte della Federazione russa. Viva il popolo della Crimea, ha scelto!” A dare l’annuncio non è un politico, non è neppure un’agenzia di informazione internazionale, bensì – su facebook – Alessandro Bertoldi, vicepresidente del Comitato regionale di Forza Italia delegato ai rapporti con i Club Forza Silvio (ancorché autosospeso) e occasionalmente osservatore sullo svolgimento del referendum che ha di fatto decretato la secessione della Crimea dall’Ucraina (l'immagine dei fuochi di artificio l'ha scattata lui).

Secondo i primi dati ufficiali (stavolta non forniti da Bertoldi) il referendum per l’annessione della Crimea alla Russia ha registrato il 95 per cento dei votanti a favore. Il premier filo-russo della Crimea, Serghei Aksyonov ha definito il sì «una decisione molto importante che entrerà nella storia» e sul suo profilo Twitter ha scritto che «La Crimea chiederà ufficialmente lunedì la sua annessione alla Russia». Il vice premier locale filo-russo Rustam Temirgaliev ha già annunciato che a partire da aprile gli «stipendi e le pensioni» in Crimea saranno pagati «in rubli russi» e non piu nell’ucraina grivnia. Lo riferisce l’agenzia russa Ria Novosti, citando la stampa locale.

Tutto bene, quindi? Non proprio. L’Europa e gli Stati Uniti hanno bollato il referendum come “illegittimo”, annunciando sanzioni. Intanto, i media di Kiev hanno dato la notizia di operazioni militari ucraine ai confini con la russia, e regioni come Donetsk e Kharkov sarebbero dunque sull’orlo della guerra civile.

Una situazione che non turba affatto l’osservatore Bertoldi, il quale, sempre su facebook, dopo aver affermato di essere a favore anche di un referendum per l'indipendenza sudtirolese, aggiunge serafico: “In questo momento sto guardando la TV ucraina steso sul letto. Il referendum era una formalità perché la maggioranza è filorussa e gli ucraini, come il receptionist del mio albergo, sperano che la Russia investa qui e porti sviluppo. L'occidente rispetta solo i suoi interessi e si rende ormai troppo spesso ridicolo, è indegno si essere la culla della democrazia”. Al ritorno da Sinferopoli ne avrà di cose da raccontarci…

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Christoph Moar Mon, 03/17/2014 - 17:19

Piuttosto della frase “Viva il popolo della Crimea, ha scelto!” mi interesserebbe sapere qualche resoconto di prima persona sulla validita del voto. Il secondo canale tedesco (ZDF), ha infatti indicato come in seggi da loro visitati (vedi testo e foto su http://www.heute.de/liveticker-zum-referendum-auf-der-krim-beitritt-zur…) il voto doveva essere dato in urne di plexiglass con schede elettorali aperte. Quindi, chiunque vede il voto da te dato.
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Questo, a dir poco, ferisce il principio #1 di libere elezioni: il voto e' segreto. Non so se sia tanto da festeggiare, a questo punto.

Mon, 03/17/2014 - 17:19 Permalink