Culture | Salto Afternoon

Cento proposte in cerca di pubblico

Presentata la stagione del Teatro Stabile di Bolzano: "Non lasciarmi mai più - Riprendiamoci il nostro teatro“. Ecco gli appuntamenti più interessanti del 2022/2023.
Relative Calm
Foto: Auditorium Parco della Musica, Roma

L’ apertura è nel segno di Pier Paolo Pasolini con "PPP. Profeta Corsaro“, realizzato dal regista Leo Muscato. Le parole del poeta politico, portate in scena da cinque attori dovranno si confronteranno con l’Orchestra Haydn, a partire dal 20 ottobre, con appuntamenti anche a Merano e Bressanone. Una coproduzione fra lo Stabile, la Fondazione Haydn e il Centro Servizi Culturali Santa Chiara di Trento.

Stefano Massini, recentemente primo vincitore italiano ai Tony, contribuisce alla ricca programmazione: accompagnato da improvvisazioni Jazz racconterà „Storie“ dal vivo a Vipiteno, Brunico, Merano e Bressanone, a partire dal 28 ottobre.

"Impronte dell’anima“, nella Sala Studio dal 9 novembre, sarà un altro spettacolo importante, nell'ambito dell'iniziativa Città della memoria. La memoria in questo caso è quella di 300mila persone uccise nella Germania nazista 1939 al 1945. I registi Giovanni De Matis e Antonio Viganò realizzeranno un pezzo teatrale che "non è solo per dimenticare, ma perché oggi le parole eugenetica e eutanasia ritornano con forza nel dibattito contemporaneo“. Si realizzerà un pezzo che tratta di "un'umanità che siamo felici di aver incontrato“.

Con il pezzo "Dei figli“ si concluderà la trilogia "In nome del padre, della madre, dei figli“, partita nel 2018, a Brunico, Vipiteno e Bolzano, a partire dal 10 gennaio. Tratta di "giovani“, fra 18 e 45 anni, che rifiutano di dimettersi dal proprio ruolo.

Un altro incontro di e con Stefano Massini, con "L’interpretazione dei sogni“, basato sul libro di Sigmund Freud. Partirà al Teatro Comunale il 12 gennaio e verrà realizzato come coproduzione con il Teatro della Toscana, in collaborazione con il Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa.

 

 

Dal 26 gennaio ci si porrà la domanda "Chi ha paura di Virginia Woolf“, prodotto dal Teatro Stabile dell’Umbria, regia di Antonio Latella. A 60 anni dal suo debutto, non ha perso attualità e rimane un classico contemporaneo.

"La peste di Camus - Il tentativo di essere uomini“ propone un testo ancora più classico a Bolzano, Vipiteno, Bressanone, Brunico e Merano. È stata la regista Serena Sinigaglia a realizzare una tripla coproduzione fra lo Stabile del Veneto, quello di Bolzano e il Centro d’Arte contemporanea Teatro Carcano.

Il 2 marzo sale in scena una coproduzione di Robert Wilson (Concept, luci, scene e video) e Lucinda Childs (coreografie) "Relative Calm“, che non farà parte del programma di danza (allargato a cinque spettacoli diversi), ma sarà in compagnia di musiche di John Adams, Jon Gibson e Stravinsky.

A marzo le proposte più o meno classiche di "Otello“ (11) e "Don Chisciotte“ (14). L’ 11 aprile, poi, un Riccardo III di cui si conosce solo la regia di Krista Székely e l’attore principale, Paolo Pireabon. Ci sarà quindi anche l’opportunità per chi il teatro lo apprezza solo dal punto di vista di grandi poeti nazionali. Queste sono solo alcune delle proposte, fra più di cento appuntamenti che lo Stabile fa a tutti noi, in primis a chi era già abbonato nel 2019/2020 passato: quelle persone avranno l’opportunità di rinnovare i loro abbonamenti fino al 3 settembre: dal 6 sarà possibile l’acquisto dei nuovi abbonamenti.