Politics | Bolzano

Marielle presente, in bianco

Un murales dedicato a Marielle Franco sul muro delle Ada Negri, accanto al murale per Agitu Ideo Gudeta. Riconoscerci il portato di attivista nera però non è immediato.
Murale Marielle Franco
Foto: Salto.bz

L’attivista brasiliana Marielle Franco, consigliera comunale di Rio de Janeiro cresciuta in una favela, afro-discendente, femminista e omosessuale, fu assassinata nel 2018 mentre rientrava a casa, in quella che viene considerata a tutti gli effetti un’esecuzione politica. Ora un murales la ricorda a Bolzano, sul muro perimetrale delle scuole “Ada Negri” di Viale Druso che già ospita il murale dedicato ad Agitu Ideo Gudeta, l’imprenditrice trentina di origini etiopi uccisa nel 2020.

 

 

La realizzazione del murales è stata affidata ad alcune artiste locali, affiancate dalla grafica e illustratrice di Torino Alice Lotti, docente di progettazione per l’illustrazione presso lo IED-Istituto Europeo di Design. “Ho voluto omaggiare Marielle Franco, una figura che non conoscevo ma ho imparato a conoscere - spiega l’illustratrice - realizzando un ritratto che racconta la sua energia, il suo slancio vitale, la speranza e la voglia di futuro. Il murale lavora dividendosi concettualmente in tre parti: la prima parla del contesto, le favelas, dove Marielle ha aperto una strada di dialogo e intervento. La seconda parla di lei, un ritratto che la racconta con la sua energia esplosiva e la sua chioma ribelle di capelli. Mentre la terza parte parla dei valori da comunicare attraverso l’utilizzo di metafore visive, quali il fiore e la catena rotta e aperta”.

 

Le cittadine e i cittadini si stanno meravigliando di come questo muro stia diventando ogni giorno più bello e più ricco dal punto di vista artistico” ha spiegato alla presentazione del progetto l’Assessora alla cultura e alle pari opportunità Chiara Rabini: “Esso vuole rappresentare un angolo di Bolzano dedicato ai diritti delle donne che si battono nel mondo per l’anti-razzismo, giustizia sociale e ambientale. È stata scelta Marielle Franco in un percorso di approfondimento che comprende anche altre donne, come Berta Cáceres. Donne impegnate, combattive, forti e coraggiose, pronte alla rinuncia personale in nome dei loro ideali. In tante, e mi auguro soprattutto le giovani, potranno riconoscersi nei loro valori e ricordare il loro impegno” sottolinea l'assessora verde.

 

 

Franco e Ideo Gudeta sono state scelte dalle operatrici di Artemisia/COOLtour: “Marielle Franco - spiegano - ci aveva già ispirato quando uscì il libro edito da Capovolte a due anni dall’uccisione, nel 2020, perché la sua era una lotta corale che ci aveva spronate. La vediamo come un faro, un esempio, e perciò volevamo lasciare un segno grafico e artistico alla città”.

 

 

Marielle Franco fece del suo corpo una bandiera, un “corpo politico” col quale lottare per i diritti delle persone che rappresentava, contro razzismo e violenza di genere. Si è opposta con fermezza a poteri occulti, ai legami tra la criminalità organizzata, la polizia e lo Stato, e perciò fu assassinata. L’intento di ritrarla in un murales è nobile, ma riconoscerci Marielle Franco è tutt’altro che immediato, e (analogamente al murale di Agitu Ideo Gudeta) il volto colorato di bianco non rende facile cogliere il portato delle sue lotte di donna nera, l’unica eletta tra i 51 consiglieri comunali di Rio. “Saranno aggiunti dei QR-code” assicura l’assessora Rabini, e l’auspicio del Comune è quello di coinvolgere la vicina scuola in progetti didattici sulle protagoniste dei murales.