Incidenti in calo

Uno studio del Commissariato del Governo fotografa la situazione sulle strade
Karadar, Peter
Foto: Privat

Sia su alcune prime pagine che nello spazio interno, tutti i quotidiani riportano oggi i risultati di uno studio del Commissariato del Governo – relativo al primo quadrimestre 2013 – riguardante statistica e fenomenologia degli incidenti stradali. “Le cause principali – ha affermato il prefetto Valerio Valenti nella presentazione dello studio – vedono al primo posto la distrazione, al secondo la mancata precedenza e soltanto al terzo posto l’eccessiva velocità seguita dal mancato rispetto della sicurezza” (Corriere dell’Alto Adige). Constatato complessivamente che il numero degli incidenti mortali è in calo (cinque, rispetto ai sedici registrati nello stesso periodo dell’anno scorso), l’interesse di questi dati – come rileva la Tageszeitung – consiste soprattutto nella smentita di alcuni pregiudizi. Veniamo così a sapere che la maggior parte degli incidenti avviene tra le 8.00 e le 10.00 di mattina e tra le 16.00 e le 18.00 del pomeriggio, dunque quando sono più frequenti gli spostamenti per lavoro; che il gruppo più colpito risulta quello dei trentenni-quarantenni; che, infine, non sono le motociclette il mezzo più pericoloso, ma gli autoveicoli e le biciclette. E per quanto riguarda l’alcol? Qui si registra una tendenza incoraggiante: le segnalazioni sarebbero infatti passate da 900 a 750.