Chronicle | La ripartenza

Car sharing oltre la crisi

Aperte due nuove stazioni a Terlano e Prato allo Stelvio. “Grandi perdite ma siamo ottimisti. Un vantaggio per privati e aziende”. Il team di pensionati sanifica le auto.
Car sharing stazioni auto
Foto: Car sharing

Dallo stop quasi totale nel periodo del lockdown ad una ripresa dell’attività che sebbene sia ancora parziale (circa il 50% rispetto a prima dell’emergenza) potrebbe presto tornare a buoni livelli. La cooperativa Car sharing Südtirol Alto Adige non si perde d’animo e scommette sul presente e futuro prossimo, offrendo auto sanificate - all’opera c’è un gruppo di sette pensionati armati di spray - e sicure dal virus. Lo fa anche allargando la propria presenza sul territorio grazie all’apertura di due nuove stazioni (con mezzi elettrici) operative da questo mese a Terlano e Prato allo Stelvio. Il messaggio, precisa la presidente Cristina Larcher, è di ottimismo. Anche perché l’auto condivisa in questi tempi di crisi può essere una soluzione vantaggiosa sia per i privati cittadini che per le aziende.

 

L’auto condivisa ai tempi del Covid

 

Com’è dunque lo sviluppo del car sharing ai tempi del coronavirus? Come molte altre aziende, precisa la cooperativa altoatesina, anche questa attività negli ultimi mesi in Alto Adige ha subito perdite estreme. Ma nonostante tutto questo, l’impresa continua a guardare con speranza al futuro del servizio.

Abbiamo sofferto perdite estreme per il lockdown ma restiamo ottimisti 

Il car sharing, spiega l’azienda, non ha smesso del tutto di funzionare durante la chiusura generalizzata introdotta a metà marzo. Durante il picco della crisi di Corona, per circa due mesi, il servizio era disponibile solo per viaggi urgenti, utilizzato quindi solo per le grandi spese settimanali o in casi di necessità a livello professionale. “Di conseguenza - continua la cooperativa - i ricavi sono scesi al minimo rispetto all’anno precedente”. 

 

 

La situazione è cambiata con la riapertura completa a metà maggio. Le auto sono state regolarmente disinfettate dai collaboratori e a disposizione dei clienti sono state collocate salviette disinfettanti nel vano portaoggetti. Da allora, precisa l’impresa, l’uso è aumentato lentamente ma costantemente. 

“Rispetto ad un utilizzo quasi a zero nel periodo del lockdown ora l’attività è ripartita, abbiamo avuto un mese di giugno con circa il 50% delle richieste rispetto al livello prima della crisi” racconta Hanna Hofer, una delle due dipendenti della cooperativa che schiera oltre alla presidente il suo vice Leonhard Resch. “Le auto - prosegue - sono sicure. Della sanificazione e pulizia dei mezzi si occupa il nostro team di collaboratori formato da persone in pensione, sette al momento”. 

In questo periodo che per tanti è difficile, il car sharing può rappresentare un sollievo finanziario per le imprese e i privati (Cristina Larcher)

Il car sharing è visto come un’opportunità anche economica. Ne è convinta la presidente Larcher: “Soprattutto in questo periodo che per tanti è difficile, il car sharing può rappresentare un sollievo finanziario per le imprese e i privati. Le aziende possono ridurre o rinunciare alla propria flotta e per i privati il car sharing può sostituire la seconda auto o addirittura l’auto stessa”. 

 

Le stazioni salgono a 10

 

Attualmente il sistema integrato nel sistema di trasporto pubblico è disponibile su tutto il territorio provinciale con un totale di 39 auto distribuite in 23 stazioni in 10 comuni. Alle piazzole di Bolzano, Brunico, Bressanone, Chiusa, Lana, Merano, Silandro, Malles si sono aggiunte Terlano e Prato allo Stelvio. La prima è stata inaugurata il primo luglio in collaborazione con il Comune e Bioland, la seconda il 10 luglio sotto il coordinamento della Federazione Energia Alto Adige-Sev e con il supporto dell’azienda energetica di Prato.