Chronicle | mobilità

E tu, come ti muovi a Merano?

Il sondaggio per conoscere le abitudini quotidiane e le opinioni della popolazione in tema di mobilità. Il 70% dei tragitti percorsi in città è inferiore ai 5 chilometri.
Merano
Foto: Othmar Seehauser

Un sondaggio rivolto a migliaia di famiglie meranesi per indagare sulle loro abitudini in tema di trasporti e mobilità, nonché valutare gli effetti della pandemia sugli spostamenti della popolazione. Questo l’obiettivo dell’Amministrazione comunale della città termale sudtirolese che a partire da settembre, nell'ambito del progetto europeo MENTOR, sottoporrà un nuovo questionario alla cittadinanza, che tornerà utile anche per confrontare le risposte rispetto ai dati già in possesso. 
Lo stesso progetto, portato avanti contemporaneamente anche nel comune svizzero di Briga-Glis, ha l’obiettivo di sperimentare e implementare nuove soluzioni di mobilità cittadina. In riva al Passirio, per esempio, è stato lanciato un servizio bike sharing in cui è possibile prendere in prestito una delle sessanta biciclette -  prenotabili tramite il proprio smartphone sulla piattaforma online mobility.meran, la quale permette al contempo anche di verificare in tempo reale la disponibilità di mezzi - e restituirla poi in una dei sei sette punti allestiti in città. Un altro esperimento attualmente in corso è quello del Callbus, un piccolo bus elettrico che funziona a chiamata e che circola tra le località di Maia Alta e Maia Bassa. Nell’autunno del 2019, sempre a Merano era stato testato per una settimana anche un autobus a guida autonoma.


Lo scopo del sondaggio sarà dunque quello di valutare in maniera approfondita l’impatto di tali sperimentazioni al fine di poter in futuro calibrare l’offerta tarandola sulla base delle esigenze e delle opinioni dell’utenza. Come vengono accolte le proposte dagli abitanti della città? Le soluzioni offerte modificano le loro abitudini e la loro mobilità quotidiana? Quale tipo di mobilità sceglie attualmente la popolazione meranese? Sono solo alcuni dei quesiti che verranno posti a ben 4300 famiglie, di cui 3500 contattate per iscritto dal Comune e le rimanenti 800 raggiunte telefonicamente dagli operatorə dell'Istituto di Ricerca Apollis di Bolzano. “Questi dati sono molto preziosi perché ci aiutano a comprendere meglio i più recenti sviluppi nel settore della mobilità" ha voluto sottolineare Ruth Lochmann, coordinatrice del progetto MENTOR.


I dati del 2019

La popolazione di Merano non è nuova a rilevamenti sul tema della mobilità cittadina. Sondaggi simili furono effettuati dal Comune già nel 2012, nel 2017 e nel 2019. I dati di quest’ultimo anno, in particolare, hanno dimostrato che ogni cittadinə compie ogni giorno un percorso complessivo di 3,2 chilometri. Il 59% circa dei tragitti totali viene effettuato in bici, in bus o a piedi anche perché l’86% delle destinazioni sono comprese all’interno dei confini comunali. Tratti decisamente brevi, che nel 40% dei casi non superano mai i 2 km, mentre il 70% rimane al di sotto del raggio di 5 chilometri. Complessivamente, il 20% degli spostamenti vengono fatti a pedali, il 30% quelli a piedi, mentre il rimanente 9% quelli effettuati con il trasporto pubblico locale, in linea, del resto, con le statistiche degli anni precedenti.