I medici: “non ci coinvolgono abbastanza”

Dopo un “costruttivo” dibattito sul tema della riforma sanitaria, tenutosi lunedì scorso (14 settembre), i medici hanno espresso la loro indignazione per la mancanza di una informazione adeguata circa la legge riguardante il riordino sanitario, lamentando di poter fare affidamento solo sulle notizie reperite attraverso i media. Lo fa sapere in una nota il consiglio dell’Ordine dei medici attraverso il suo presidente, Michele Comberlato, che in una nota riportata dal Corriere dell’Alto Adige dichiara: “il diffondersi di notizie, a volte contraddittorie e diffuse dalle fonti più varie crea notevole insicurezza fra tutti i colleghi, che vedono di conseguenza l’Ordine dei medici privo di riconoscimento e impossibilitato a qualsiasi intervento nella fase progettuale del nuovo atto normativo”. E ancora: “non è ovviamente nostra intenzione esercitare competenze non dovute — puntualizzano i medici — ma l’esperienza e la passione per la nostra professione ci fa sentire il dovere di richiedere un nostro più attivo coinvolgimento nelle fasi preparatorie di un documento così importante per la nostra collettività e che resterà per lunghi anni l’asse portante della nostra realtà sanitaria provinciale”. Una tegola sopra la testa dell’assessora Martha Stocker che si dice sorpresa per la reazione dell’Ordine, precisando che “la discussione è ancora aperta e nulla è ancora da considerarsi definitivo”.
Nel frattempo, ieri, la giunta provinciale ha deciso, su proposta di Stocker, di provvedere alla copertura temporanea dei posti del direttore generale e del coordinatore sanitario del Comprensorio di Bressanone che recentemente sono stati lasciati rispettivamente da Siegfried Gatscher e Karl Lintner. “Dato che gli sviluppi della riforma sanitaria provinciale sono attualmente al centro di confronto con le varie componenti - ha affermato l'assessora - il bando di concorso per l'assegnazione definitiva dei due posti dirigenziali avrà luogo non appena sarà chiarito, nel suo complesso, il futuro assetto della struttura dirigenziale ed amministrativa dell'Azienda sanitaria provinciale”. La proposta di unificare Bressanone e Brunico, tuttavia, è già stata bocciata dalla Svp.
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