Il nuovo filtro al confine con l’Austria
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Un avamposto per la sicurezza. Di chi viaggia e non solo. A questo scopo è destinata la nuova e innovativa, sul piano tecnologico, stazione per il controllo dei mezzi pesanti che Autostrada del Brennero sta costruendo a Vipiteno. La collocazione non è casuale: l’obiettivo è infatti quello di costituire una sorta di filtro alla frontiera, una delle più significative da un punto di vista sia politico che economico a livello europeo, controllando non solo le condizioni dei veicoli e il rispetto delle normative per i conducenti, ma anche le caratteristiche dei carichi.
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Nei giorni scorsi una delegazione della Provincia Autonoma di Bolzano, composta dal Presidente Arno Kompatscher e dall'assessore provinciale alla Mobilità Daniel Alfreider, ha visitato il cantiere insieme al Presidente di Autobrennero Hartmann Reichhalter, all’Amministratore Delegato Diego Cattoni e al Direttore Tecnico Generale Carlo Costa, oltre ai responsabili tecnici del progetto. La road map è tracciata: entro l’anno dovrebbe essere completata la struttura, mentre l'allestimento dei locali e della sala prove dovrebbe essere ultimato entro la primavera del 2025. L’obiettivo è quello di mettere in funzione la stazione per l’estate del 2025.
Il progetto, avviato nel 2014, prevedeva la costruzione di un centro all'avanguardia. Gli agenti della Motorizzazione civile, della Polizia Stradale e della Guardia di Finanza lo utilizzeranno per verificare, tra l'altro, la manipolazione delle apparecchiature di controllo e il rispetto degli standard ambientali. L'obiettivo della sicurezza stradale va del resto di pari passo con il monitoraggio della compatibilità ambientale su una delle vie di transito più trafficate d'Europa e che Autostrada del Brennero mira a trasformare nel primo Green Corridor continentale.
La struttura sorge su un’area complessiva di 12.000 metri quadri, di cui 7.500 pavimentati e delimitata dai piazzali autostradali, dalla pista di entrata per la provenienza da nord nell’autoporto di Sadobre e dal rio Ridanna. I pannelli a messaggio variabile segnaleranno adeguatamente la presenza del centro di verifica indirizzandovi i mezzi pesanti. Prima di entrare nella stazione, e con l’obiettivo di rendere gli accertamenti più efficaci, al chilometro 12+200 in carreggiata sud i camion transiteranno attraverso un modulo di preselezione, capace di monitorare in modo continuo il traffico grazie alla misurazione dinamica del peso per asse, rilevando così fin da subito eventuali infrazioni dei veicoli in transito: il mezzo verrà così segnalato alla stazione di controllo fissa dove sarà indirizzato per gli approfondimenti. L’edificio dove avverranno tutte le verifiche ha una struttura portante in acciaio a pianta rettangolare di dimensioni pari a 40,56 m di lunghezza, 19 di larghezza e 10,14 di altezza al colmo entro la quale dovranno transitare i veicoli. Alcuni aspetti saranno rilevati in maniera automatica, dal superamento del limite di peso o di altezza alla presenza di una targa inserita in una lista di codici inibiti o ricercati. L’area destinata ai test tecnici è dotata di una fossa di ispezione, di pese a pedana in modalità statica, asse per asse, di un sistema di controllo dei fumi e di un sistema per la valutazione delle frenate e dell’assetto. Una passerella sopraelevata consente anche di ispezionare i mezzi dall’alto. Ogni operazione verrà supportata ed assistita dal sistema informatico di cui sarà dotata l’intera struttura. -
All’interno è prevista la predisposizione di un corpo rettangolare a uso uffici, separato dall’area di stazionamento dei tir. Sono stati quindi progettati, sui due piani presenti, magazzini, una sala di ingresso, una sala d’aspetto capace di accogliere 60 persone e servizi igienici, oltre ai necessari locali a uso tecnico in maniera tale da gestire a 360 gradi le attività amministrative e tecniche correlate con i controlli. Completano il quadro delle opere in programma i lavori di adeguamento della viabilità, indispensabili per accedere alla stazione: il tratto iniziale dell’esistente pista d’entrata dell’autoporto Sadobre, per chi proviene da nord, sarà allargato mentre l’uscita dal centro sarà ricavata prevedendo una pista ulteriore, ottenuta prolungando l’esistente pensilina della barriera autostradale del Brennero.