Chronicle | Antinfluenzale

Il vaccino non è per tutti

“Scorte finite, un caos”: M5s e Team K criticano giunta e azienda sanitaria per la pianificazione. Zerzer ammette: “Per ora niente appuntamenti, attendiamo nuove dosi”.
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Foto: Pixabay/Alexandr Litovchenko

Dove sono i vaccini antinfluenzali?”: se lo chiedono in tanti, non solo in Alto Adige. In provincia di Bolzano, dove non è stato possibile accompagnare la campagna sulla somministrazione gratuita all’adeguatezza delle scorte, a chiedere chiarimenti è il movimento 5 stelle, attraverso il consigliere Diego Nicolini. Ma la stessa richiesta verso giunta e azienda sanitaria viene dal Team K: Maria Elisabeth Rieder critica la pianificazione fin qui effettuata, mentre salgono i numeri del contagio da coronavirus e anche il Sudtirolo vara misure più drastiche. “Non sono stati acquistati stock sufficienti di vaccini e ora regna il caos”, dice la consigliera. A loro e a tutti i cittadini altoatesini giunge la risposta di Florian Zerzer: “C’è una grande richiesta e le forniture arrivano con il contagocce”, ammette il direttore generale dell’Asl.

 

M5s e Team K: vaccini esauriti

 

Le opposizioni consiliari fanno proprie le esperienze dei cittadini che stanno avendo difficoltà a ottenere la vaccinazione richiesta. Com’è noto, l’immunizzazione dalla comune influenza è particolarmente utile per questo autunno/inverno in cui ai disturbi stagionali si associa la presenza del virus Sars-Cov-2. Il discorso vale per le categorie a rischio, a partire dagli anziani, ma si estende al resto della popolazione. Avere un numero il più vasto possibile di persone che non contraggono l’influenza permette di isolare meglio i pazienti Covid e diminuire il rischio di sovraccarico del sistema sanitario. Il problema, annunciato, sta nella disponibilità di scorte.

“Ci hanno segnalato in molti - tuona Nicolini (M5s) - il fatto che a Bolzano sono terminati i vaccini antinfluenzali, proprio dopo che la stessa azienda sanitaria invitava con maggiore solerzia del solito a prenotarsi per effettuare le vaccinazioni con queste parole”. “Queste - riporta il consigliere - le parole utilizzate dalla stessa Asdaa”: “L’influenza non è un banale raffreddore, può rappresentare una minaccia, specialmente per certi gruppi di persone. Soprattutto con l’arrivo del primo inverno con pandemia Covid, una vaccinazione antinfluenzale è più che mai appropriata.”

Il problema è che non tutte le richieste possono essere evase: “Oltre all’inganno - riprende dunque l’esponente pentastellato - quindi anche la beffa di una politica provinciale che più che alle misure di sicurezza e di prevenzione sembra sia preoccupata soltanto a seguire interessi economici e di autonomia politica a discapito dell’obbligo primario di difesa della salute.”

Il Team K nota come le richieste dei cittadini siano “troppe per la capacità di risposta delle nostre autorità sanitarie”. “Già nei mesi scorsi avevamo più volte pregato la giunta provinciale e l’azienda sanitaria di pianificare adeguatamente le vaccinazioni antinfluenzali e di acquistare stock sufficienti di vaccini. Questo non è successo e ora regna il caos”, sostiene Maria Elisabeth Rieder. Presso l’Asl, ricorda il Team, gli appuntamenti vengono dati solo per dicembre. E anche i medici di famiglia sono in difficoltà per lo scarso numero di scorte dall’Azienda: “I pazienti che non appartengono a gruppi a rischio devono attendere”. “È importante fare la vaccinazione antinfluenzale. Ma così si rischia che in molti purtroppo rinunceranno a farla”, sostiene Franz Ploner. Una comunicazione chiara, un accesso facile e dosi di vaccino sufficienti sono assolutamente necessari, conclude il gruppo.

 

 

Zerzer: stop appuntamenti, riprenderemo

 

Nella risposta Zerzer ammette le difficoltà del sistema, condivise a suo dire dagli altri territori. “A causa dei ritardi nella consegna dei vaccini da parte dei produttori, al momento non è possibile fissare ulteriori appuntamenti per la vaccinazione”, dice il direttore generale Sabes. “Quest’anno abbiamo ordinato molte più dosi di vaccino rispetto agli anni precedenti. Le prime due tranche, per un totale di 65.000 dosi, sono arrivate regolarmente e sono già state distribuite. Per la fine di ottobre attendiamo la consegna di altre 8.500 dosi che sono destinate alle case di riposo”. Tuttavia, ora si registrano ritardi nella consegna di un ulteriore 20% a causa della scarsità di forniture in Italia e all’estero. Attualmente anche altre regioni, sia dei Paesi limitrofi che del resto d’Italia, hanno difficoltà ad ottenere ulteriori dosi di vaccino”.

Non è possibile fissare ulteriori appuntamenti presso i centri vaccinali e distribuire nuove dosi a medici di base e pediatri. Appena avremo nuove scorte ripartiremo

Per il momento, pertanto, chiarisce l’Asl, non è possibile fissare ulteriori appuntamenti presso i centri vaccinali dell’azienda sanitaria per eseguire la vaccinazione antinfluenzale. Non è inoltre possibile distribuire ulteriori dosi di vaccino a medici di base e pediatri. In ogni caso, “l’Azienda informerà la cittadinanza ed i medici vaccinatori - questa la promessa - non appena arriveranno le dosi vaccinali supplementari; anche la distribuzione ai professionisti sul territorio sarà immediatamente riattivata”.

Il sistema sanitario altoatesino fa il riepilogo dei numeri che inevitabilmente lasciano fuori molti cittadini: “Delle 65.000 dosi di vaccino ricevute finora, 52.500 sono state distribuite ai medici di base e ai pediatri, che stanno proseguendo con le vaccinazioni; le restanti 12.500 saranno utilizzate nei centri vaccinali, nonché per il personale degli ospedali e delle case di riposo”.