Il complesso Zarenbrunn "passa" ai russi

L'operazione è vista però con grande scetticismo dai Verdi, che chiedono delucidazioni in merito. Tra i punti critici segnalati: una vera giustificazione dell'urgenza di cedere una struttura sociale attualmente ancora necessaria; l'incertezza sul suo utilizzo che, se rilevato con soldi pubblici, dovrebbe avere una destinazione eminentemente pubblica; i dubbi riguardanti la capacità dell'associazione Borodina di riuscire a coprire i costi di manutenzione del complesso, in particolare della chiesa ortodossa; infine il sospetto che in questo vada persa la vocazione sociale che fu all'origine dell'edificazione della “casa russa” meranese.
I Verdi invitano perciò i rappresentanti politici competenti a fare piena luce “su quali prestazioni nell’interesse pubblico offrirà l’associazione Borodina in cambio della messa a disposizione gratuita di un patrimonio pubblico di un valore di 6,8 mio euro” e “su come il comune di Merano intende sopperire nei prossimi anni ai crescenti bisogni dei cittadini di alloggi protetti e posti per lungodegenti”.
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