Bolzano dichiara guerra agli artisti di strada
Non li vedremo e non li sentiremo più? Secondo Luigi Spagnolli, sindaco di Bolzano, la misura è colma. Così, girovaghi, saltimbanchi, mimi e musicisti di strada (sui madonnari, sicuramente più sporadici, la delibera non si esprime) da qui in avanti dovranno girare alla larga dal centro cittadino, oppure limitare di molto le loro esibizioni, attenendosi a severe regole formali e temporali. Non più di due ore la mattina e tre il pomeriggio, per esempio, facendo bene attenzione a non disturbare troppo e soprattutto a munirsi dei permessi che comunque saranno elargiti col contagocce. Ai trasgressori – come si suol dire – multe salate, fino a 500 euro.
Esultano gli amanti dell'ordine. Meno contento l'assessore Luigi Gallo (Rifondazione Comunista), che si rivolge al sindaco con un post su facebook: “Stavolta, caro sindaco, non sono d' accordo. Sicuramente riceverai molti applausi per la tua ordinanza anti artisti ambulanti, non il mio. Non difendo in maniera buonista tutti i vari comportamenti, non sono certo un santo e qualche fastidio può esserci stato, ma quando si inizia con le ordinanze sindacali ad hoc contro il fastidio o contro il disturbo estetico si sa dove si inizia e non si sa dove si finisce. Anzi il rischio è quello di accodarsi a quei tanti sindaci sceriffi che non sono certo il tuo modello. Sequestrare fischietti e chitarre, forse abbiamo altro da fare, che dici”?
La musica è fatta per unire:
La musica è fatta per unire: al di là di gruppi linguistici, culture, etnie e origini. In ottobre dell'anno scorso abbiamo organizzato con Franz a Bolzano BUSK, 2 giorni dove la strada è diventata palcoscenico urbano per la musica di strada e la città si è fatta ancora più bella grazie a un’inedita colonna sonora. Ascoltare i musicisti dal vivo e da vicino, magari lasciare un contributo monetario se sono piaciuti, parlare con loro e conoscere storie, provenienze, emozioni è una bella esperienza. L'iniziativa è piaciuta ai bolzanini che l'hanno richiesta anche quest'anno, è stato un bel modo per vivere la musica e la città! Mi spiace che il Sindaco la pensi in modo diverso.
Patrizia Trincanato
Che città triste e trista.
Che città triste e trista.
Einfach nur unsympathisch!
Einfach nur unsympathisch!
era tempo che si facesse qualcosa
l'estate scorsa non cera un giorno dove si poteva essere seduti al aperto in piazza Walter senza che lo stesso "musicante" venisse ogni dieci minuti con la sua fisarmonica per riccatare qualce moneta con il sua rappresentazione stridante.
si poteva fare anche una delibera più selettiva per pruomovere meglio la qualità, ma era veramente tempo che si facesse qualcosa
In reply to era tempo che si facesse qualcosa by gorgias
Massì, ma perché non dargli
Massì, ma perché non dargli fuoco direttamente, a questi musicanti che disturbano i buoni cittadini, poverini!, che se ne vogliono stare in piazza Walter ad ascoltare piuttosto i rumori dei martelli pneumatici o del traffico. Più radicale, doveva essere, altrocché! Comunque apro ufficialmente una sottoscrizione per comprare al povero Gorgias un set di tappi per le orecchie: non sia mai che qualche malintenzionato sfuggito alle retate spagnoliane vada lì e gli suoni qualche melodia balcanica, causandogli il definitivo crollo.
In reply to era tempo che si facesse qualcosa by gorgias
una cosa è se questi
una cosa è se questi musicanti sono in un posto e suanano per i passanti un altra è quando fanno i giri per disturbare con presunzione per farsi pagare per non rompere più.
si vede che lo fanno a posta.
Massì, non è giusto che i
Massì, non è giusto che i poveri borghesi siano disturbati mentre sono intenti nell'unica cosa che sanno fare bene: acquisti nei negozi del centro o nelle casette del mercatino di natale. Cos'è quest'atmosfera da circo? Vuoi mettere, una bella città asettica, magari una bella coltre di smog che ti costringe a portare la mascherina davanti alla bocca (ma almeno uccide le forme di vita indesiderate), nessuna presenza disturbante: puoi andare tranquillo sulla tua strada e pensare al prossimo acquisto. Senza che nessuno ti disturbi in questa importantissima occupazione. Bisognava andare oltre, bisognava: abolire la vita, di tutto, di tutti. Estirpiamoci le orecchie, evitiamo il contagio con agenti patogeni, chiediamo la purezza dell'opale: vogliamo una città emendata, che ci permetta di fare il nostro dovere di acquirenti. Viva l'ordinanza, viva, viva!
Degli altri, pseudo-artisti,
Degli altri, pseudo-artisti, nemmeno parliamone: subumani, ecco cosa sono, pseudo-umani. L'oblio s'abbatta su di loro. Già, i musicisti, peccato i musicisti: loro sì ci erano utili, se ti si scarica l'iPod, c'è almeno qualcuno che te la suona. Gli altri, inutili: zac!, via! (Mi ricorda, anni fa, qualcuno istituì il reato di migrazione clandestina; poi ci si accorse che i vecchi non te li teneva più nessuno. E allora via con i distinguo: Eh, ma le badanti no, però...)
von anderen lernen
Ma perché si vuole sempre reinventare la ruota????
basta farlo come in germania
per es. a Monaco ogni musicante si deve prendere la licenza giornaliera la mattina da un piccolo ufficio al comune.
quella licenza la deve mettere davanti al posto dove suona (!)
vietato suonare con amplifictaori.
deve cambiare posto ogni ora.
se non rispetta le regole non prende più la licenza.
inoltre via con sti maledetti in costume bianco che solo coerciziono i turisti!!!!
questi non ha da fare niente con artisti di strada ...
... come la mafia d'elemosina