Sperimentazione idrogeno, trionfo diesel
La notizia della “sperimentazione” di mezzi per l’asporto rifiuti a idrogeno nell’ambito del progetto Revive finanziato dalla UE è positiva. Piccolo dettaglio, mancano i dati sulle caratteristiche dei mezzi, dei costi complessivi, dei contributi ricevuti, di quando entreranno in servizio, in quali zone, ecc. ecc. …
Presumo che rimarrà un bell’esercizio “di stile” poiché i costi saranno tali che un seguito concreto questi mezzi non ce l’avranno, salvo il o i prototipi che rimarranno in esercizio, e per il resto… avanti a tutto diesel. Insomma una foglia di fico “green” che sembra essere copiata di sana pianta dal settore del trasporto pubblico.
Inutile dire che, a livello di sperimentazione, mi convince ben di più il progetto “Silent green” in corso a Francoforte. Già in tale progetto i costi, che vengono dichiarati, non sono indifferenti in un settore che pare guardare fino all’ultimo €/cent.
Mi chiedo però: cosa è stato fatto negli anni scorsi per rendere più pulito il settore in provincia di Bolzano? In poche parole: nulla, zero, nix, nada de nada.
Senza perdere troppo tempo, ne ho già scritto a novembre 2016 e a marzo 2017.
Per la cronaca, non sono mai stato smentito in merito presumo perché, forse, non ci si vuole confrontare sul tema. Perché la realtà, in estrema sintesi, è che si è perso almeno un decennio a rincorrere non so cosa mentre i nostri polmoni “ringraziano sentitamente”.
Insomma, nulla di nuovo sotto il cielo della “green mobility” made in Südtirol, cocciutamente rivolta in una sola direzione cassando di netto e senza appello ogni altra alternativa. L’importante, infatti, è non dirlo e, soprattutto, non dare spiegazioni. Semplice, no?