Economy | L'impero

Deutsche Bank rompe con Benko?

Secondo il FT, la più grande banca tedesca avrebbe rotto i rapporti con la SIGNA a causa delle indagini per corruzione in Austria. La società smentisce.
René Benko, SIGNA
Foto: FRANK RÖTH

Deutsche Bank taglia i ponti con René Benko”: la notizia uscita mercoledì sul Financial Times è stata rapidamente ripresa dalla stampa tedesca e austriaca. Secondo il giornale economico britannico, alla fine dello scorso anno il più grande istituto di credito tedesco avrebbe deciso di interrompere i rapporti d'affari con l’immobiliarista nordtirolese del Gruppo Signa, a causa del suo coinvolgimento in un’indagine per corruzione in Austria. L’unico relazione bancaria che la Deutsche Bank avrebbe mantenuto con Benko è quella con i grandi magazzini tedeschi “Galeria Kaufhof”, che in ottobre ha presentato una procedura di pre-insolvenza (Schutzschirmverfahren). “Sarebbe stato politicamente difficile rompere i legami con la più grande catena di centri commerciali della Germania nel bel mezzo di una ristrutturazione finanziaria”, sostiene il FT.

Sempre a ottobre, la sede a Innsbruck del Gruppo Signa era stata perquisita nell’ambito delle indagini sui reati di corruzione ai vertici dello Stato che in Austria coinvolge l’ex cancelliere Sebastian Kurz, costretto a dimettersi nel 2021. La Procura austriaca per i crimini economici e l’anti-corruzione (Wirtschafts- und Korruptionsstaatsanwaltschaft, WKStA) aveva fatto sapere che uno dei più stretti confidenti politici di Kurz, Thomas Schmid, già segretario generale del Ministero delle Finanze e capo della holding di Stato Öbag, ha fornito agli investigatori molti elementi utili alle indagini, diventando uno dei “testimone chiave” dell’inchiesta. Secondo i pubblici ministeri, Benko avrebbe offerto a Schmid un lavoro redditizio se avesse usato la sua influenza per risolvere un'indagine delle autorità fiscali sui metodi contabili della holding. L’imprenditore, appena scagionato da un’altra indagine per corruzione, nega qualsiasi illecito.

 

“Insinuazioni senza fondamento”

 

La Signa ha inoltre dichiarato che la società “non ha prestiti in essere, né attività di credito o di investment banking con Deutsche Bank e non ci sono stati colloqui in merito con Deutsche Bank”, che non è la banca principale del gruppo. Perciò “non può nemmeno esistere una decisione di Deutsche Bank di porre fine a tale rapporto”, sono “insinuazioni prive di fondamento”. “Anche René Benko - contrariamente a quanto si sostiene - non ha mai avuto rapporti d'affari privati con Deutsche Bank. La diffusione di queste affermazioni palesemente false costituisce un per la società. Signa sta valutando azioni legali”, conclude la società. Tuttavia, secondo quanto riportato dal Financial Times, Deutsche Bank avrebbe fornito in passato servizi commerciali alle società di Signa e svolto un ruolo di consulenza e finanziamento del gruppo.

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Alberto Stenico Mon, 02/20/2023 - 22:25

La cosa peggiore che potrebbe fare Benko per Bolzano, sarebbe quella di fallire, abbandonando i cantieri.
Ci è bastato il fallimento della società Condotte di Roma che ha bloccato la costruzione del nuovo Polo Bibliotecario e del nuovo Carcere.

Mon, 02/20/2023 - 22:25 Permalink