Costanzo e Carbone per Zeller
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Se fosse una partita a carte l’azione sarebbe definita “sparigliare”. Antonella Costanzo e Vanda Carbone, due volti noti della sinistra meranese, dopo aver tentato – senza riuscirci – di far convogliare Verdi e Pd sul nome di Katharina Zeller si stanno muovendo in prima persona per realizzare una lista interetnica di centrosinistra a sostegno dell’attuale vice sindaca SVP. In riva al Passirio si realizzerebbe cioè uno scenario ancora inedito in Alto Adige Südtirol, dove la Stella Alpina fino ad oggi è sempre stata abituata a presentarsi da sola, o, semmai, a dividersi in due liste ma sempre con candidati di lingua tedesca. Secondo le due esponenti ex Pd a Merano c’è tutto “un mondo” di persone di area di centrosinistra che apprezza l’operato di Zeller e che ritiene un errore l’aver respinto gli “approcci” della vicesindaca troppo sbrigativamente per poi convergere sul nome di Ulrike Ceresara come candidata del centrosinistra.
Ovviamente la notizia sta creando più di qualche malumore e una certa ansia a sinistra ma anche al centro, visto che a Merano le distanze numeriche tra i candidati sono state spesso minime.
La prima ad uscire ufficialmente allo scoperto dopo l’anticipazione domenicale sull’Alto Adige nella quale non erano stati fatti dei nomi, è stata Vanda Carbone, ex assessora comunale e da qualche tempo columnist di SALTO. “Una lista civica – ha scritto su Facebook, firmando il post "Il Grillo parlante” - connotata idealmente a sinistra con candidate e candidati espressione di culture diverse che si presenta alle elezioni in coalizione con la Svp sarebbe un unicum a livello provinciale e la vera novità di queste elezioni comunali meranesi. Donne e uomini che vogliono rompere schemi noti (una sorta di comfort zone) per ridare alla città un'amministrazione di stampo progressista nel solco di una tradizione cittadina che sembra essersi interrotta. Sognatrici e sognatori? Cos'è la vita senza sogni? Con l'ottimismo della volontà, i sogni si avverano”.
“L’avanzare prepotente delle destre – aggiunge la sindacalista Antonella Costanzo - impone il coraggio di andare oltre gli schemi del passato, laddove la SVP ha esercitato prevalentemente la funzione di rappresentanza delle minoranze tedesche e ladine e i partiti in generale sia nel campo di centro destra, che i verdi nell’ambito del centro sinistra, si confermano colpevoli di scelte di rappresentanza etnica. Emerge la disponibilità di un campo progressista di cambiare gli schemi, di accompagnare e di proporre una prospettiva politica in cui la SVP si àncora al campo progressista per garantire che la nostra città continui ad essere il luogo dove vengono tutelati e garantiti i fondamentali diritti di cittadinanza a coloro che la scelgono per costruire un proprio progetto di vita. Donne e uomini che scelgono di costruire ed essere ponte; di essere l’anello di congiunzione tra il campo dei progressisti social democratici e la SVP, che con alla guida Katharina Zeller, ma in generale nel meranese ha una sensibilità sociale e progressista che è importante riconoscere e valorizzare”.
“Al momento non c’è nessuna certezza sulla lista, quindi potrebbe non essere una cosa realistica. Quello che è certo è che c’è un’area che si muove per cogliere l’opportunità che il centro sinistra si è lasciato scappare a causa della chiusura in particolare dei Verdi, un conflitto più personale che politico, anacronistico e che va superato per garantire un futuro diverso alla comunità meranese. C’è un unico avversario: le destre. In un mondo in cui non esistono destre buone o cattive. Esistono le destre che avanzano e vanno contrastate. Ancorare la SVP al mondo democratico attraverso un accordo o semplicemente l’appoggio già al primo turno, è una scelta coraggiosa e di visione, per Katharina e la sua SVP che accettano, ed è una scelta coraggiosa per chi fa questa scommessa. Si tratta di un processo culturale, non di una sommatoria di persone e organizzazioni. Non c’è ancora nessuna lista, c’è la disponibilità di donne e uomini democratiche che nel dialogo scelgono la strada per rispondere alle esigenze della comunità”.
Costanzo conclude così: “Non ho avversari nel centro sinistra, da lì provengo e lì rimango. Ma non ho avversarsi neppure tra i civici, il loro elettorato è un elettorato democratico. Vedo in questo progetto una grande opportunità per il territorio e scelgo di costruire un ponte di dialogo. Un anello di congiunzione”.
Va bene rompere gli schemi…
Va bene rompere gli schemi ma almeno il filo logico sarebbe meglio non perderlo. Voler battere le destre, "l'unico avversario", facendo concorrenza proprio ad una larga coalizione di liste dell'arco di centrosinistra pare un'azione non poco contraddittoria. Specie se tale coalizione si è costituita proprio per rompere i consolidati schemi di potere e di separazione etnica. Questa contraddizione tradisce il vero intento che non è quello, paventato, di sostenere temi di centrosinistra già ampiamente coperti bensì unicamente quello, legittimo, di fornire supporto alla candidata attuale vice sindaca. La quale da incoronata candidata sindaco del suo partito approcciava la costituenda coalizione di centrosinistra offrendole umilmente i propri servizi.
Semplicemente grottesca poi l'insistenza delle protagoniste nell'infierire sui "verdi (che) nell’ambito del centro sinistra, si confermano colpevoli di scelte di rappresentanza etnica". Pare proprio che siano esse stesse a covare un rancore "più personale che politico" il quale, forse non a caso, non tardano ad additare al centrosinistra.
Come inizio non c'è male.
Questa cosa è surreale. Il…
Questa cosa è surreale. Il centrosinistra è in modalità autodistruzione.
In reply to Questa cosa è surreale. Il… by Paolo Sticcotti
si, al miglior offerente (il…
si, al miglior offerente (il nonno)
Go woke, go broke.
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