Speranza di vita, addio boom

Si vive bene e a lungo in Alto Adige, così come in Trentino (al vertice a livello nazionale in tale classifica), di più rispetto alla media italiana. Ma in generale l’allungamento della vita media che è stato un fenomeno accentuato dagli anni Settanta ai Duemila in Italia e in Occidente sta rallentando. Inoltre, in questo trend si assottiglia la differenza di genere tra donne, che in media sono più longeve, e gli uomini. La fotografia emerge dal rapporto Astat dal titolo, non proprio beneaugurante, “Tavole di mortalità della popolazione altoatesina” per il 2017.
Il progresso si attenua
Negli ultimi decenni, nota l’istituto di statistica provinciale, la speranza di vita alla nascita è aumentata notevolmente a causa di una serie di fattori importanti: un calo della mortalità infantile, un più alto tenore di vita, una vita più sana, una migliore istruzione e prevenzione nonché progressi nel settore sanitario e della medicina. Tuttavia, negli ultimi anni l’incremento della speranza di vita alla nascita si è fatto meno accentuato, come dimostra la tabella regionale (solo dal 1992 sono disponibili i dati separati per province).
I numeri dicono che in Trentino Alto Adige l’aumento della speranza di vita tra il 1977 ed il 2017 è di 13,2 anni per i maschi e 9,8 anni per le femmine. Il notevole divario di genere, prosegue Astat, diminuisce lentamente: nel 1977, la differenza ammontava ancora a 8,1 anni, nel 2017 a soli 4,7 anni. Ciò è dovuto principalmente alla crescita più rapida della speranza di vita degli uomini rispetto a quella femminile.
Sempre in provincia di Bolzano, un neonato del 2017 di sesso maschile può contare su una speranza di vita di 81,4 anni, una neonata di sesso femminile di 86,2 anni. L’aspettativa di vita di entrambi i sessi è al di sopra della media nazionale, che nel 2017 era pari a 80,6 anni per gli uomini e 84,9 anni per le donne.
Trentino, Alto Adige, Tirolo ultimo
Le differenze tra le varie regioni d’Italia sono considerevoli: la provincia di Trento detiene l’aspettativa di vita più alta, al contrario quella più bassa si registra nella regione Campania. Si tratta di una differenza di 2,7 anni per gli uomini e 3,0 per le donne. Guardando dentro l’Euroregione, nel Tirolo austriaco la speranza di vita delle donne è pari a 85,0 anni e quella degli uomini a 80,9: “I valori più bassi nell’Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino”.
Healthy life years
Questo tipo di indicatore demografico è molto importante, soprattutto per il sistema pensionistico: l’aspettativa di vita (nazionale) all’età di 65 anni, precisa l’istituto, costituisce la base per l’adeguamento dell’età minima, che è prevista per l’inizio della pensione di vecchiaia. La riforma Fornero prevede che dopo il 2019 l’adeguamento abbia luogo ogni due anni. C’è poi la questione della qualità della vita avanzata. Requisito per rimanere più a lungo nel mondo del lavoro, conclude Astat, è senza dubbio “una buona condizione di salute”. L’indicatore chiamato “Anni di vita in buona salute” (Healthy life years, Hly) nella tabella allegata dice che il divario di genere è in questo caso limitato e l’Italia vanta una buona situazione rispetto alla Ue a 28 Paesi.