Perchè carioca?
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Pochi dubbi su questo Brasile: per tutti un protagonista annunciato del Mondiale casalingo senza discussione. Carioca forti, carioca tosti, carioca giovani, carioca freschi, carioca in festa a prescindere. Carioca? Già, perché carioca? Nel Paese delle certezze, che si appresta a tornare in campo stasera per mettere il bastone tra le ruote al Messico, rimane questo interrogativo amletico e magnetico: da dove deriva questo aggettivo che persino la Dinsey ha mutuato per il suo pappagallo brasiliano Josè?
L’origine, come detto, è estremamente ingarbugliata, con più versioni appropriate e tutte con aspetti piuttosto curiosi. L’unico dato sicuro è quello di partenza: la parola deriva sicuramente dalla lingua dei Tupi, un gruppo etnico indigeno del Brasile che si diffuse in Amazzonia, nelle regioni meridionali e sulla costa atlantica. Genti che a partire dal XVI secolo sono state assimilate, ma sarebbe meglio dire schiavizzate, dai coloni portoghesi e spagnoli. Qui è il punto delicato perché sapere l’origine linguistica dell’aggettivo non significa affatto conoscerne il significato vero e proprio. Come un forcone, infatti, da questo punto si divaricano tre soluzioni.
La prima opzione, probabilmente la più inquietante, è che carioca significhi letteralmente “cosa dell’uomo bianco” (kara’iwa kari + oka”) il che, con riferimento al fenomeno del colonialismo, non è esattamente una radice nobile. Con un nome originale e umiliante si sottomettevano gli schiavi senza troppi scrupoli. Averlo mantenuto come aggettivo identificativo per un popolo suona comunque stridente. Più rassicurante è l’etimologia che fa riferimento alla parola “akari” che indica una specie di pesce a cui assomigliavano le tipiche armature dei portoghesi. Una suggestione naturale per qualcosa che inevitabilmente incuteva timore e preoccupazione alla sola vista. L’ultima ipotesi torna sulle origini etniche ipotizzando che carioca fosse direttamente il nome di una tribù indigena già presente in Brasile: senza troppa poesia, ma senza nemmeno troppa crudeltà.
Secondo qualcuno, inoltre, utilizzare il termine carioca indistintamente per tutti i cittadini brasiliani sarebbe offensivo perché il termine, in portoghese, avrebbe una forte connotazione regionale ed è usato solo per definire persone originarie nella città di Rio de Janeiro. Come se gli italiani fossero tutti milanesi o torinesi. Un paese di certezze che inciampa nel suo aggettivo principe spesso unito all’altro, esclusivamente calcistico, di Penta Campeão. Speriamo rimangano entrambi a lungo al centro della discussione.