Culture | Trienala Ladina

Ordine e Caos: l'arte ladina si mostra al mondo

Apre i battenti l'importante esposizione che raccoglie opere contemporanee create da artisti provenienti da varie zone del mondo culturale ladino.
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Foto: Facebook/Goggel Totsch

Porta il titolo suggestivo “Chaos and Order” la quarta edizione della “Trienala Ladina” - una mostra collettiva abbinata a un premio di scultura – che si svolgerà a San Martino in Badia, presso il Museum Ladin Ćiastel de Tor, dal 19 luglio fino al 31 ottobre 2013.

Il curatore della mostra, Alfredo Cramerotti, ha spiegato nella conferenza stampa tenuta stamani (17 luglio) a Palazzo Widmann il principio che l'ha guidato nell'organizzare l'esposizione: “Sono partito dall'idea di accostare due termini apparentemente eterogenei – come per l'appunto l'ordine e il caos – per mostrare in realtà un'ambivalenza che li coinvolge entrambi in una relazione molto stretta. Nonostante la diversa provenienza degli artisti e l'eterogeneità delle loro poetiche, alla fine sono stato sorpreso della profonda coerenza del percorso illustrato. I visitatori non potranno quindi non apprezzare il dialogo che i sette autori presentati hanno saputo costruire”.

Gli artisti selezionati da Cramerotti, prescelti da una rosa di 34 candidati, sono Flurina Badel (CH), Julia Biasi (I/USA), Fabian Feichter (I), Manuel Riz (I), Martina Stufflesser (I) e Alesch Vital (CH). Ad essi va aggiunto Andreas Zingerle: uno sculture che vive e lavora a Perca e al quale è stato assegnato il premio di scultura Richard Agreiter (10.000 euro), destinato a sculturi che operano e abitualmente dimorano nelle zone del Tirolo storico (Tirolo del Nord, dell'Est e Trentino) e nelle valli ladine.

Alla conferenza stampa erano presenti anche l'assessore provinciale alla Cultura ladina, Florian Mussner, e il direttore del Museum Ladin, Stefan Pankler. Entrambi hanno sottolineato come il luogo e l'attività del museo siano pensati alla stregua di una vera e propria “ciasa” in grado di custodire le varie sfaccettature dell'identità ladina, già plurale al suo interno, e riverberarne all'esterno un carattere che però si fa specchio della pluralità del mondo.