Environment | Olimpiadi 2026

Asfalto olimpico

Il Sudtirolo spenderà in nuove opere stradali il 55% del budget destinato alle Olimpiadi, ovvero oltre 230 milioni di euro. I progetti in cantiere e il ruolo di "Simico".
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Foto: SALTO
  • Un’accurata fotografia di spesa per i “XXV Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali Milano Cortina” del 2026, presentata a maggio a Pieve di Cadore da una rete di 20 associazioni nazionali e locali — tra cui Libera, WWF Italia, Italia Nostra, Legambiente, CAI, Mountain Wilderness, CIPRA — all’interno del report della campagna “Open Olympics 2026. Vogliamo Giochi invernali trasparenti, legali, rendicontabili”. 79 opere per una spesa che ammonta a circa 5 miliardi e 720 milioni di euro: alla realizzazione materiale dei Giochi andrà “solo” 1 miliardo e 600 milioni, il resto (ben 4 miliardi e 122 milioni) sarà destinato alle opere connesse, “infrastrutture che nulla c’entrano con gli impianti sportivi”: il 68% è assorbito da 45 opere stradali per un costo che supera i 2 miliardi e 816 milioni di euro totali. E una parte da leone la gioca proprio la Provincia autonoma di Bolzano.

  • Foto: Open Olympics
  • Strade su strade

    Secondo il report, la Lombardia da sola assorbe circa la metà delle opere (il 52%) e dei relativi costi (47%), mentre il Veneto si contraddistingue per ospitare le opere (13, il 16% del totale) dal costo complessivamente superiore (il 33% dei costi totali). Le opere che si terranno sul territorio della sola Provincia autonoma di Bolzano sono numericamente superiori a quella dell'intero Veneto (14 in Alto Adige, 13 in Veneto), aprendo una questione relativa all'impatto sull'ambiente delle stesse, anche considerando che la superficie altoatesina (7.398 km²) è meno della metà di quella veneta (18.345 km²).

  • Foto: Open Olympics
  • Foto: Open Olympics
  • Tra le infrastrutture mappate in Sudtirolo vi è una sola opera sportiva che sarà impiegata per l'evento olimpico e paralimpico (per il biathlon ad Anterselva). Ben 11 sono le opere stradali, una è un'opera relativa a interventi su linee ferroviarie mentre un’altra opera è destinata all'implementazione del trasporto energetico. L'ammontare economico preventivato dal report è superiore a 428 milioni e 680 mila euro, di cui — si calcola — 280 milioni a carico della Provincia. L'incidenza del numero delle opere stradali (11 di 14 complessive, il 79%) sul totale è rilevante. "Quanto alle opere ferroviarie — la Variante della val di Riga e il Piano Regolatore Generale (PRG) della stazione di Bressanone — i costi indicati, per come rilevati, sono certamente sottostimati, considerando che abbiamo ritrovato informazioni discordanti", si legge nel report di Open Olympics.

  • Foto: Open Olympics
  • Anche in Trentino quasi la metà dei costi (48%) è destinata a opere stradali. Sono state mappate 11 opere a diverso titolo afferenti ai Giochi invernali Milano-Cortina 2026, con un ammontare economico preventivato pari a 393 milioni di euro circa. Di queste 4 sono opere sportive che saranno impiegate per l'evento olimpico e paralimpico, 4 sono opere stradali, due sono interventi su linee ferroviarie, più un'opera destinata all'implementazione del trasporto energetico.

  • Foto: Open Olympics
  • Grazie alla sinergia tra gli uffici dell’Assessorato provinciale alla mobilità e infrastrutture e la Società pubblica Infrastrutture Milano-Cortina (Simico), di cui la Provincia di Bolzano è socia, sono state messe a punto sette convenzioni per altrettanti progetti stradali: “Interventi utili, da tempo ipotizzati, auspicati o già programmati dai Comuni, che trovano nelle Olimpiadi l’occasione e le risorse per essere realizzati — grazie ai fondi olimpici” spiegava mesi fa l’assessore provinciale Daniel Alfreider. Nel complesso, si tratta di lavori per circa 234 milioni di euro, 143 da parte del Ministero delle Infrastrutture tramite Simico e 91 milioni dalla Provincia.

  • Firma olimpica: da sinistra, l'amministratore delegato di Società Infrastrutture Milano-Cortina (Simico), Luigivalerio Sant'Andrea, e l'assessore provinciale alla mobilità Daniel Alfreider, provvedono a siglare le convenzioni tra la società pubblica e la Provincia di Bolzano. Foto: SIMICO
  • I cantieri previsti

    Già in corso d’opera è la circonvallazione di Perca (134 milioni e mezzo di euro contro gli iniziali 78, fine lavori dopo i Giochi 2026), i due incroci sulla statale per Anterselva (19 milioni) e Valdaora (è in via di completamento la progettazione esecutiva), la demolizione e ricostruzione d’un ponte sulla provinciale per Anterselva (in fase di appalto) nonché l’ampliamento con terza corsia alternata della statale della Pusteria tra Chienes e San Lorenzo di Sebato (oltre 16 milioni, conclusione lavori dopo i Giochi olimpici).

    Ci sono poi la circonvallazione di Dobbiaco (35 milioni di euro anziché i 13 previsti inizialmente, con fine lavori dopo le Olimpiadi), l’eliminazione del passaggio a livello e sottopasso ferroviario a San Candido (15.716.300 euro, fine lavori dopo i Giochi) e a Dobbiaco (con collegamento alla stazione e miglioramento della viabilità: dopo l’idea del sottopasso s’è optato per un ponte) e infine il collegamento Val Badia-Cortina attraverso passo Valparola (10.599.100 euro, i lavori sono appena iniziati).

  • Primo colpo di pala: l'inizio dei lavori alla circonvallazione di Perca, nel gennaio 2023 Foto: LPA/Tiberio Sorvillo
  • A questi si aggiungono, ovviamente, i circa 50 milioni di euro destinati alla Sudtirol Arena ad Anterselva: 31 milioni e 800mila euro per l’adeguamento dello stadio del biathlon, 7 milioni e mezzo di euro per il nuovo impianto di innevamento, 4 milioni per la costruzione di un bacino artificiale per l’innevamento, altri 4 milioni e mezzo per illuminazione, controllo accessi, digitalizzazione nonché 4 milioni per l’approvvigionamento elettrico.

  • Più trasparenza per Simico

    Ai soggetti internazionali e nazionali coinvolti (dal CIO agli enti Locali) i promotori di Open Olympics chiedono “un portale unico della trasparenza”, per rendere monitorabile l’impatto economico e territoriale di Olimpiadi e Paralimpiadi. Quanto alla Simico, secondo il DPCM dell’8 settembre 2023, l'articolo 2 relativo all'attuazione del Piano complessivo delle opere riporta come la società sia chiamata ad agire “secondo i principi di trasparenza, imparzialità e correttezza dell'azione a finalità pubblica per la quale è stata costituita”: gli ambientalisti auspicano che la Simico e tutte le stazioni appaltanti siano disposte — per l'importanza strategica e la visibilità mondiale rappresentata dall’evento olimpico — facciano un salto di qualità nella rendicontazione delle opere connesse, “che non possono essere considerate come cosa a parte rispetto ai Giochi Olimpici e Paralimpici”.

  • Serie sulle Olimpiadi

    Questa settimana SALTO pubblicherà quotidianamente un articolo di approfondimento sui Giochi olimpici invernali del 2026.