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I panda.

Continua il declino dell'imprenditoria italiana in Alto Adige.
Fermarlo ed invertirne la rotta conviene a tutti, italiani e tedeschi.
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Nella nuova classifica delle prime cento imprese della provincia di Bolzano, solo quattro sono da ricondurre ad una proprietà “italiana”. Tutte le altre sono “sudtirolesi”, multinazionali o pubbliche. Una parabola storica che ha trasformato una presenza industriale italiana predominante ancora negli anni ’50 e ’60, ad un ruolo del tutto marginale nel panorama economico provinciale attuale. La proporzionale al 4%. Non ci siamo; a tutte le diverse componenti linguistiche della nostra provincia spetta di esprimere il proprio spirito di intraprendenza e di creatività. Solo cosí il territorio cresce in modo equilibrato, aperto e pluralista e diventa più attraente per le persone e per nuove iniziative imprenditoriali. Le cause del declino dell’imprenditoria “italiana” sono varie, per lo più “esterne” ed  indipendenti dalla volontà dagli imprenditori stessi.  Ma ci sono anche le cause interne, intrinseche, legate alla perdita di convinzione dell’importanza del ruolo che, anche in economia, la comunità italiana può e deve giocare in provincia di Bolzano. Conviene a tutti, italiani e tedeschi, lavorare per ridare convinzione, motivazioni e nuovo gusto di intraprendere a tanti giovani italiani che potrebbero mettere cosí i loro talenti a disposizione di tutta la comunità locale. Fermare il declino, trasformarlo in un protagonismo nuovo di una parte della società attualmente sottorappresentata. Non più panda ad esaurimento, ma una nuova generazione di imprenditori.