Politics | Lavoro di gruppo

Il PD ci riprova

Ieri dirigenti, responsabili di circolo e candidati si sono dati appuntamento per cercare di dare una nuova coerenza al ‘groviglio democratico’ degli ultimi anni.

Il Partito Democratico ieri ha dato coraggiosamente  il titolo “Il PD unito riparte dalle idee” al resoconto ufficiale del primo ‘brainstorm’ dedicato alle elezioni comunali a Bolzano prossime venture. 

L’interrogativo naturalmente è tutto sull’aggettivo ‘unito’. Dopo anni di forti contrasti tra le correnti e soprattutto tra i numerosi ‘big’, molta acqua infatti dovrà per forza di cose scorrere sotto i ponti, affinché non solo rappresentanti e militanti ma soprattutto l’elettorato possano davvero fare i conti con un PD in grado di esprimere una linea comune e compatta sui temi politici cruciali per il capoluogo. 

Detto questo una cosa è certa, a sentire coloro che hanno partecipato all’iniziativa di ieri 16 novembre.  Su sollecitazione dell’esperta di dinamica di gruppo Nadia Mazzardis per una volta il PD ha scelto un ‘metodo cooperatvo’ per il confronto. Quindi l’assemblea plenaria ‘frontale’ è stata preceduta da lavori di gruppo che, per una volta paiono aver consentito di trasformare le lamentele in qualcosa di più concreto e costruttivo. Con i big per di più e per una volta a confrontarsi a viso aperto. In un gruppo tra i tanti, in particolare, ieri sedeva anche l’ex sindaco Luigi Spagnolli che molti hanno visto ‘bello carico’. 

Dall’incontro è scaturita la sottolineatura di alcune priorità per il partito che senz’altro saranno all’ordine del giorno anche della ‘Leopoldina’ e cioè dell’incontro aperto a tutta la cittadinanza ed anche ad una serie di esponenti politici di altre aree che si svolgerà sabato prossimo 21 novembre

Su tutti gli aspetti è stata per l’appunto identificata una priorità assoluta e cioè la “necessità di ridurre la conflittualità all’interno del partito”. A ciò si è aggiunto l’impegno di “mettere in campo azioni concrete” e tra queste due punti: le primarie e l’elaborazione di un programma partecipato

Per il Partito Democratico gli aspetti cruciali su cui di dovrà basare quello che viene definito un ‘programma chiaro e partecipato con i cittadini’ saranno sviluppo, lavoro, riconoscimento di Bolzano come capoluogo, sicurezza, attenzione al sociale e riqualificazione degli spazi pubblici
Ed il tutto dovrà essere naturalmente combinato con la difficile sfida di individuare “un candidato o una candidata sindaca, forte e competente”, per di più in grado di essere "promosso da una lista unitaria". Una bella sfida, non c'è dubbio.

Insomma: le buone intenzioni ci sono e il metodo di lavoro adottato dal partito a quanto pare lascia ben sperare anche i numerosi esponenti del partito che finora hanno tenuto duro ai margini, leccandosi le ferite in attesa di un futuro migliore. 

Ora l’appuntamento è dome dicevamo per il prossimo 21 novembre. Alla ‘Leopoldina’ prenderanno la parola tra i tanti anche Elena Artioli e Giorgio Holzmann. Siamo molto curiosi di vedere cosa avranno da dire al PD dell’Alto Adige.