Il bike center si avvicina
Un centro per il noleggio (giornaliero) delle biciclette riservato a turisti e residenti, le riparazioni, la ricarica delle e-bike, nonché punto di appoggio per gli sportivi che vorranno cambiarsi d’abito dopo o prima di una gita sulle due ruote. In una posizione strategica accanto alla dorsale ciclabile nord-sud di Bolzano, a due passi da stazione dei treni, centro storico, tunnel di accesso ai parcheggi sotterranei del Waltherpark e dalla futura nuova stazione delle corriere prevista nell’ambito dell’Areale.
Il bike center previsto in piazza Verdi, nell’ex distributore del 1952 tutelato dalle Belle arti, è “un progetto cruciale” per la mobilità e l’intermodalità che ruota sulla città di Bolzano, come ribadiscono dalla giunta comunale. L’esecutivo ha approvato il restauro per 260.000 euro della copertura di 390 metri quadrati, mentre l’intera riqualificazione è finanziata da Sta con 1,2 milioni di euro. I lavori cominceranno ad inizio 2021.
“L’investimento è importante” afferma Luis Walcher, vicesindaco e assessore ai lavori pubblici, a proposito del progetto e del relativo via libera della giunta. “I lavori - prosegue - dovrebbero iniziare all’inizio 2021 e così l’ex distributore potrà diventare un centro intermodale molto richiesto, un nuovo punto per poter entrare in città in bici”.
Siamo sicuri che il bike center diventerà un punto di scambio intermodale molto richiesto. La copertura di alto valore artistico sarà restaurata (Luis Walcher)
La struttura in calcestruzzo di piazza Verdi, caratterizzata dalla grande copertura a sbalzo, risale al 1952. Un’opera in stile razionalista firmata dagli architetti Karl Plattner, Guido Pelizzari e Fabiano Gubiani, pensata come manufatto di servizio per la stazione di benzina in origine della Società Adriatica Petroli, poi attiva come distributore fino a 4-5 anni fa. Esisteva una struttura analoga, a Maso della Pieve, che però è stata demolita. La tutela da parte dell’ufficio beni culturali della Provincia risale al 2008. L’immobile, si legge, è una “pregevole testimonianza dell’architettura funzionale del dopoguerra”.
L’intervento in collaborazione tra Sta e Comune è tenuto alla piena tutela del manufatto. “All’inizio - continua Walcher - solo il tetto era sotto tutela. Negli ultimi anni però è stata posta sotto il vincolo l’intera struttura. In accordo con Sta, che mette 1,2 milioni di euro, noi interveniamo per il restauro della copertura, di alto valore artistico. Per questo abbiamo messo a disposizione 260.000 euro”.
Siamo vicini a tutti gli snodi di entrata a Bolzano, oltre alla futura stazione delle corriere. Il centro ha molte potenzialità, per turisti e residenti (Stefano Fattor)
Sottolinea la valenza dell’opera Stefano Fattor, architetto e assessore alla mobilità. “La struttura di piazza Verdi diventa un centro molto importante per il raccordo tra mezzi diversi e forme differenti di trasporto. In questa posizione siamo vicini a tutti gli snodi di entrata a Bolzano, oltre alla futura stazione delle corriere che sorgerà lì vicino. Sono certo che il centro ha molte potenzialità sia per i turisti che per i residenti”.