Politics | L'interrogazione

“Vaccini, non è solo un problema nostro”

Poca disponibilità di antinfluenzali in Alto Adige, ribadiscono i 5 stelle. L’assessore Widmann: “Mancano rifornimenti. In Alto Adige come in altre regioni e all’estero”.
Vaccini
Foto: upi

L’inverno è ormai alle porte e la carenza di vaccini antinfluenzali resta un problema. La questione, sollevata a più riprese in Alto Adige - anche a causa di vicende di cronaca con ramificazioni extraregionali -, viene ribadita da Diego Nicolini, consigliere provinciale del Movimento 5 stelle, che chiede conto alla giunta provinciale. Com’è possibile che manchino le forniture di vaccini all’interno dell’Azienda Sanitaria? Per quale motivo le persone prenotate per la vaccinazione non sono state informate preventivamente al fine di ridurre gli spostamenti di persone particolarmente sensibili ma abbiano appreso del disservizio direttamente nei locali deputati alle vaccinazioni? (Il riferimento in particolare è a un cartello apparso il 15 ottobre scorso in un ambulatorio in via Firenze a Bolzano che recitava: “Si avvisano i pazienti che le vaccinazioni in programma oggi non verranno eseguite per momentaneo esaurimento dei vaccini dell’Azienda sanitaria”) Quali provvedimenti sono stati presi al fine di evitare ogni possibile futuro disservizio nei confronti dei cittadini? Sono le domande poste dall’esponente dei 5 stelle.

 

Un problema diffuso

 

L’azienda sanitaria si è trovata sprovvista di vaccini, perché non sono giunti i rifornimenti attesi dalla ditta produttrice”, risponde l’assessore provinciale alla Sanità Thomas Widmann che puntualizza: “Non è un problema locale, ma è un fenomeno che si è verificato in tutte le regioni italiane ed anche all’estero, per l’alta richiesta di dosi e la produzione che non è riuscita a garantirle o per quantità o nei tempi di fornitura”. In quanto invece all’episodio di via Firenze Widmann spiega che non si riferisce a un centro vaccinale del Servizio Igiene e Sanità Pubblica aziendale (SISP) e aggiunge che “sul territorio vaccinano anche i medici di medicina generale; il SISP aziendale di norma procede a disdire col proprio personale o tramite il centro di prenotazione CUPP le prenotazioni se impossibilitato a erogarle” e infine che il SISP aziendale ha contingentato le prenotazioni.