Society | Dal blog di Luca Marcon

Diffamazione su internet: assolti i giornalisti, condannato il blogger

Il mito della libera informazione indipendente su internet si scontra con la realtà del sistema giuridico italiano. Lo dimostra la condanna comminata ad un blogger, mentre invece per la pubblicazione del medesimo testo sono stati assolti giornalista e direttore de l'Espresso.
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La notizia è stata data con un articolo scritto dall'avvocato Fulvio Sarzana su Il Fatto Quotidiano nell'edizione online del 17 febbraio 2014, ed intitolato Internet e diffamazione: assolti i giornalisti, condannato il blogger.

Inutile sottolineare la gravità dei fatti esposti: per lo stesso articolo pubblicato su l'Espresso, il direttore della testata giornalistica e l'autore sono stati assolti in primo grado (anche se Procura e parti civili hanno annunciato ricorso in appello); il blogger, che due giorni dopo aveva ripreso la notizia, è stato invece condannato, sempre in primo grado, per (si cita testuale) «diffamazione ad un anno di reclusione, senza alcun beneficio di legge.»...«Il Blogger è stato dichiarato responsabile dei reati di cui agli art 595, terzo comma cp, e art 13 legge 47/1948 ( la legge sulla stampa), e condannato alla pena di anni uno di reclusione, senza benefici di legge. Il che vuol dire che se verrà confermata la condanna anche in appello, il blogger andrà dritto in carcere».

Un consiglio che ho già fatto mio: cari blogger con la passione per la denuncia civile, vale la pena rischiare una querela (e magari una condanna) per aver fatto - oltretutto gratis - il lavoro che competerebbe ad altri (leggi giornali e giornalisti, che hanno tutt'altre - anche se non irresistibili - tutele in diritto)? Per me, no.