Un podio con i rappresentanti della conferenza dei servizi, una platea gremita di cittadini: la presentazione del PRU * prima, il dibattito dopo.

Due nuovi centri commerciali?

Citiamo la domanda di una cittadina, la quale chiede perché se è prevista la trasformazione dell'areale ferroviario comprendente una nuova stazione per le autocorriere, la risistemazione della stazione di Bolzano, un centro commerciale nonché aree residenziali e uffici, la giunta comunale abbia deliberato a favore di un nuovo centro commerciale, quello in via Alto Adige, il cosiddetto Kaufhaus Benko. La risposta da parte del podio è evasiva.

Dal punto di vista urbanistico sia il progetto dell'areale ferroviario sia il progetto Benko prevedono la mixite, ossia un insieme di funzioni all'interno di in un'area di sviluppo della città in modo da non creare quartieri dormitorio in opposizione a quartieri meramente dedicati al commercio. Il pensiero urbanistico contemporaneo va oltre la mixitè, prevedendo micro interventi all'interno dei quartieri esistenti delle città. In concreto, chi scrive si chiede perché non potenziare il commercio lungo Corso Liberta, via Roma, nella zona di piazza Matteotti, creare un nuovo polo commerciale in prossimità del quartiere Casanova?

Spazio Pubblico

Alla domanda se la galleria commerciale prevista al pianterreno del Kaufhaus rimarrà aperta anche la notte la risposta è no. L'arch. Rebecchi sostiene che in effetti non si tratterà di una Galleria Vittorio Emanuele di Milano. L'architetto David Chipperfield, incaricato da Benko, dirige uno studio noto per la qualità architettonica dei suoi progetti. Chi scrive critica l'uso dello spazio pubblico, non il progetto in sé. Una galleria commerciale che abbassa le saracinesche quando chiudono i negozi è uno spazio privato dedicato al consumo, non uno spazio pubblico in grado di animare e riqualificare la città.

Viabilità e smog

I tecnici della conferenza di servizi illustrano che per veicolare il traffico di autovetture dirette al Kaufhaus sarà costruito un tunnel sotterraneo che, partendo dalla zona dell'attuale Ponte Loreto, collegherà (passando sotto via Alto Adige) il parcheggio interrato del nuovo centro commerciale con tutti i parcheggi interrati della zona. Via Alto Adige diventerà una ZTL**, come lo è già piazza Domenicani, il Viale della Stazione sarà chiuso al traffico. L'attuale stazione delle autocorriere sarà trasferita in via Renon dove oggi si trovano i magazzini in disuso delle FS.

Le domande del pubblico si possono così riassumere: un nuovo centro commerciale comporta più autovetture e tir i quali, a loro volta provocano l'aumento dell'inquinamento da polveri sottili, dello smog. Inoltre in via Renon transiterebbero da due a 3 volte più autobus rispetto ad oggi.

Il podio risponde che le soluzioni tecniche trovate in ambito di viabilità consentiranno un miglioramento del traffico in città, tenendo anche conto della prevista costruzione del tunnel del Monte Tondo. Tuttavia sull'aumento dello smog, la risposta si perde nell'elenco dei vantaggi di una viabilità migliorata.

Chi scrive è convinto che le domande riguardanti lo spazio pubblico, la quantità delle superfici commerciali e i problemi legati a qualità dell'aria e viabilità li risolvano sì tecnici, ma che la materia sia e rimanga prettamente politica.

Un modello alternativo applicato in altre realtà è l'urbanistica partecipata, invece di informare i cittadini una volta prese le decisioni su come sarà trasformata la loro città, essi sono coinvolti in fase di progettazione, un po' come si sta tentando di fare (in ambito diverso) con l'ambizioso progetto della Convenzione sull'autonomia.

Ieri sera sul podio mancavano i rappresentanti politici, Spagnolli e Penta responsabili, rispettivamente, delle decisioni prese e della loro attuazione.

Concludiamo citando l'artista dissidente cinese Ai Weiwei: All is art, all is politics […]

*PRU: Piano di riqualificazione urbanistica

**ZTL: Zona a Traffico Limitato