Politics | Verso il voto

La sfida di Nerio

L’assessore meranese Zaccaria: “Alleanza per Merano correrà con la Civica di Casolari e le Liste di Zanin e Gennaccaro. Bianchi? Prima ragioniamo sui temi”.
nerio zaccaria
Foto: Giancarlo Riccio

Nerio Zaccaria, 62 anni il prossimo agosto, in politica da 28, leader della lista civica Alleanza per Merano, assessore comunale di Merano per il terzo mandato, (“e prima 15 anni di gavetta all’opposizione”), imprenditore, è a un passo – un solo passo - dalla candidatura ufficiale alle elezioni provinciali del prossimo ottobre di questo 2023.

Salto.bz. Un passo ancora quanto lungo?

Nerio Zaccaria: Se vuole una risposta precisa le dico che io stesso auspico una mia candidatura soprattutto dopo, però, che avrò ulteriormente verificato all’interno di Alleanza per Merano e magari in un ambito più ampio la possibilità che finalmente la città di Merano abbia un suo rappresentante in Provincia. Dopo, per la verità, alcune personalità di rilievo in passato”.

A Merano si parla davvero molto della sua candidatura a Palazzo Widmann.

“Devo confermarle che, soprattutto qui a Merano, c’è una spinta da parte di molte persone affinchè io possa iniziare questa nuova avventura. Ma prima mi piacerebbe la casa e poi eventualmente entrare per abitarci”.

Con chi si alleerà?

“Stiamo lavorando con altre tre liste – dice il diretto interessato alludendo a riunioni ed accordi in corso da mesi e mesi – la Lista Civica di Merano, le Liste di Zanin e di Gennaccaro a Bolzano”.

E il rapporto con Christian Bianchi, sindaco di Laives?
"Al momento, volutamente, l'inserimento di Bianchi nel nostro progetto non è all'ordine del giorno dei nostri incontri. Stiamo ragionando sui temi principali che uniscono queste Civiche e su come sviluppare e strutturare questa unione delle Civiche stesse in un progetto a lunga scadenza".

Zaccaria, quando si parla di liste civiche si pensa subito ai Comuni, alle elezioni comunali. Che “c’azzeccano” con una Provincia?

“Le liste civiche, dopo anni di risultati positivi (penso a Caramaschi a Bolzano, sostenuto dai partiti ma con una sua Civica, a Merano governano due Civiche, la lista del sindaco di Laives è anch’essa una Civica ma potrei continuare) possono guardare oltre”.

E perché?

“Perché all’interno di queste formazioni esistono figure che hanno maturato esperienze importanti di governo, esperienze che possono essere messe a disposizione nel contesto provinciale”.

In sintesi?

“Le Civiche sono mature per rappresentare in modo ottimale le esigenze di una comunità anche a livello provinciale”.

Lei ha citato Civiche di Centro-destra e Centro-sinistra. Esistono ancora queste distinzioni e come si sono trasformate negli anni?

“Le confermo che Nerio Zaccaria è nato politicamente in una area di Centro-destra e che si sente ancora oggi di Centro-destra. Ma, vede, io che ho maturato esperienze di governo da quasi tre mandati sono anche consapevole che ai nostri concittadini interessa poco se si è di Centro-destra oppure di Centro-sinistra. Interessa, invece, che si portino a casa risultati. Che si sia bravi a rappresentarli e a districarsi tre le pieghe difficili delle leggi amministrative”.

E i valori, allora?

“I valori restano valori. E io rimango dell’idea che Alleanza per Merano si colloca in una area di Centro-destra. Mi piace anche pensare che il confronto vada fatto con le persone e che a rappresentarci vi siano persone capaci. Non ho registrato grandi operazioni di valori di Centro-sinistra o di Centro-destra nelle amministrazioni locali: bisogna essere bravi ad affrontare il proprio programma elettorale, di giunta e di maggioranza. Ma allo stesso tempo essere abili nell’affrontare tutte le difficoltà che emergono in questo percorso. E ne emergono tutti i giorni. Occorrono queste capacità, non essere di destra oppure di sinistra e basta…”.

Mi faccia esempi concreti.

“Misure e provvedimenti legati al Covid e, poi, al post Covid. Qui non c’è destra o sinistra. Qui ci vogliono donne e uomini capaci di saper governare la macchina. Mi limito a questi due esempi per esigenze di sintesi ma dalla mobilità al welfare, dall’edilizia scolastica agli impianti sportivi, l’elenco è molto ricco e soprattutto impegnativo. In realtà, stilato il programma della coalizione, parallelamente ogni giorno, ci sono da affrontare situazioni non prevedibili, seppur di quotidiana amministrazione”.

Torniamo a lei. Il sindaco Dal Medico commenta così la sua candidatura alle Provinciali 2023: “Sono contento per lui, mi dispiace per Merano che perderebbe un assessore capace e generoso”. Anche lei sarà dispiaciuto per Merano?

“Sì. Certo. Ma facciamo molta attenzione, per favore. Molti pensano che io abbia una autostrada davanti verso Bolzano, se mi candiderò. Non è proprio così, le assicuro”.

Perché?

“Dobbiamo tener conto di una serie di situazioni. Uno, servirà il grande contributo di tutta Merano, non solo di Alleanza per Merano. Lungi da me avere spocchia ma alle ultime elezioni ho ricevuto il maggior numero di preferenze nella comunità italiana. Possiamo allargare questi consensi? E infine non dimentichiamo che il bacino elettorale di Bolzano vale tre volte quello di Merano. Un candidato di Bolzano ha maggiori possibilità di eleggere un rappresentante. Detto questo, credo di essermi impegnato molto in questi finora 12 anni da assessore in tre giunte. Spero di aver dato molto alla comunità. Se non sarò eletto in Provincia, ebbene non ne farò un dramma. E se andrò in Provincia, non farò certo mancare il mio apporto al sindaco Dario Dal Medico e alla persona che mi sostituirà nella giunta meranese. Ma…”.

Prego.

“Ma mi fermo qui, per ora. Anche per scaramanzia…”.

Le propongo allora un piccolo gioco scaramantico. Lei ha scelto il giovane Marco Perbellini come nuovo assessore a Merano. Sarà il suo erede?

“Questo assessore deve imparare e deve dimostrare che cosa sa fare. Le rispondo così. La lista civica Alleanza per Merano è un gruppo di persone, di donne e di uomini, di grande capacità. Alcuni consiglieri potrebbero fare benissimo l’assessore. L’avvocato Lofoco è un pilastro, il dirigente di banca Giorgio Roat sta facendo molto bene. Senza dimenticare la bravura e l’esperienza del colonnello Antonio Mazzotta e della signora Tusha Durata. Desidero ricordare anche Renato Dalla Zuanna e Loris Duso, che stimo. Lei sa, infine, che valuto molto positivamente anche molto i funzionari comunali”.

Dove vuole arrivare?

“Voglio dire che se anche io andrò in Provincia, ci sono in seno ad Alleanza per Merano donne e uomini capaci di potermi sostituire. Chi potrà farlo, lo decideranno anche gli elettori”.

 

 

Di nuovo sulla sua candidatura. Con quale forza politica, se sarà eletto in Provincia, lei non governerebbe mai?

“Il pallino in mano ce l’avrà la Svp, inutile girarci intorno. Anche se probabilmente leggermente ridimensionata. Non sarà una delle liste civiche a decidere con chi governare dal prossimo ottobre. Noi non dovremo governare a tutti i costi. Un matrimonio si fa se due persone vanno d’accordo, no?”.

Punterete su un risultato importante, ovviamente?

“Naturalmente. Anche se non saranno le Civiche a dare le carte nell’ambito delle prossime Provinciali”.

Lei è considerato “uomo di conti”, grande esperto di bilanci e di numeri, essenziali per governare. Un amministratore pubblico deve sapere più di come analizzare i conti o conta di più l’esperienza politica?

“L’esperienza politica conta moltissimo”.

In questa sua candidatura c’è una componente di ambizione?

“Sì, con grande rispetto verso tutti. Io la vedo soprattutto come un coronamento di un lungo percorso di impegno politico di oltre 28 anni. Si vedrà se e come avverrà. Con una convinzione assoluta: Merano è la seconda città di questa provincia e merita molto, moltissimo di più di quanto ha finora ricevuto”.

Alexander Langer preferiva parlare sempre nella lingua della persona che aveva di fronte. E lei?

“Persona che stimo, per prima cosa. Certo che farei lo stesso anche se il mio tedesco non è perfetto perché da ragazzo non ho potuto studiarlo e praticarlo come avrei voluto”.

E i rapporti tra italiani e tedeschi a Merano?

“Sono decisamente cambiati e in meglio. Una buona notizia. Ma non dimentichiamo che la città ha oltre il 16 per cento di nuovi concittadini che provengono da tanti Paesi diversi. La vera sfida è l’integrazione prima e l’inclusione poi. In tutto siamo 40 mila meranesi”.

Lei è sposato, ha un figlio. Grande appassionato di sport. Tra scherma, basket, nuoto per quale il suo cuore batte di più?

“Ho praticato la scherma dagli 11 ai 19 anni. Ho imparato a vincere e a perdere. Le sconfitte ti insegnano ad affrontare la vita in maniera diversa ma io ho avuto anche esperienze di vittoria in alcuni campionati. Questa è stata la scherma. Il primo amore non si scorda mai”.