Culture | Salto Afternoon

Solidarietà in musica

I canti per stare insieme non arrivano soltanto dai balconi di tutta Italia, ci sono altre iniziative in Germania e in Africa – per l’Italia
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Foto: Bella ciao

“Ci siamo molto emozionati mentre vi abbiamo visto come per reazione all’isolamento avete cantato dai balconi di casa”, esordisce il signore nel video che sta girando dal 17 marzo su whatsapp. No, non è uno dei tanti che ormai si possono vedere e consultare su youtube, no, questo arriva dalla Germania! E pensare che ero convinta che il fenomeno delle feste e iniziative di “strada” sia tipicamente bolognese, o perlomeno italiano. So che a Bologna negli anni scorsi si è persino creata una “social street” dall’account facebook dei residenti in una via (ne riparleremo), formando una vera e propria comunità di aiuto reciproco nella realtà quotidiana, aiuti di tipo socio-culturale oltre al coinvolgimento ludico, perché – ne sono convinta - ci vogliono entrambi.


Una comunità analoga, ho imparato nel video di cui vi parlo, si è creata nella Anna-Maria-Junius Strasse di Bamberg nella Baviera. Il signore seduto, apparentemente, su un balcone continua a leggere il suo breve discorso introduttivo in italiano da un foglio, intonando le parole con il suo bell’accento tedesco e infine si scusa persino quando si sbaglia nel dire “canteremo per voi la canzone della libertà per ecc…, per eccellenza”. Quale sarà mai questa canzone? Bella ciao!, nota a livello mondiale e che è già stata rimaneggiata in tutte le maniere e in tutte le salse facendo persino a volte perdere il suo senso originario. Ma questo fa parte delle mutazioni e delle trasformazioni in campo musicale, e non solo. Il nostro signore però non entra nella direzione puramente musicale, no, afferma con tono convinto: “ci auguriamo che questo possa diventare l’Inno della Liberazione dal virus!” dando poi il via con un “allora, cantiamo!” Dopo  alcuni brevi tipici suoni da orchestra che cerca di intonare gli strumenti prima dell’esecuzione, si sente il classico: “uno, due, tre!” Il signore attacca a suonare la sua pianola piazzata su… sì, sul tettuccio dell’entrata di casa, in quanto nella sua come in tutte le altre non ci sono balconi! I nostri amici tedeschi si sono resi altrettanto creativi per la messinscena di questo sostegno a “le amiche e gli amici italiani” piazzando i loro strumenti sui relativi tettucci posti come protezione delle entrate delle case e tutti insieme innalzano un meraviglioso coro di voci e suoni.


L’obiettivo di chi filma si sposta lentamente e riusciamo a osservare anche donne alle finestre o uomini e donne e bambini in strada. Sappiamo dai notiziari che i divieti in Germania non sono ancora così ferrei come da noi, ormai da quasi dieci giorni. Tutta questa via di Bamberg si è organizzata con fogli alla mano per cantare assieme quell’inno storico della resistenza italiana negli anni del fascismo e che in ogni situazione di lotta è sempre all’ordine del giorno. Vediamo un uomo seduto davanti a due bidoni dei rifiuti a “suonare” i loro coperchi a mo’ di batteria, nel migliore dei modi che si conoscono da certi musicisti di strada che usano pentole o secchielli, e poi l’immagine si ferma su due bambini, col foglio in mano, il microfono prende le loro candide voci amplificandole per un attimo mentre cercano di pronunciare bene le parole, con tanto di espressione davvero di impegno. Sì lo confesso, mi sono commossa a vedere questa orchestra improvvisata! Il canto, la musica, la scelta della canzone mi fa salire tanti ricordi di tante altre lotte compiute assieme a tanti compagni di strada e di vita, è quel calore, forse, che mi (ri)trasmette questo video arrivando dritto al cuore. Una carica di energia in mezzo alle valanghe di immagini di malattie e di morte che ci investono giorno dopo giorno, su tutti i canali, i giornali, i social.

 

Poi, arriva un altro video, stavolta dal profondo sud del mondo, dall’Africa. Sullo schermo si vedono tanti bimbi neri, seduti ordinatamente in tante file di sedie, come per seguire una lezione di scuola. Sì, probabilmente sono in una scuola all’aperto in una località non meglio precisata dello Zambia, e per un momento hanno interrotto la loro lezione per lanciare anche loro un messaggio di solidarietà: sotto la guida di una maestra urlano con le loro brillanti voci infantili un forte “tutti insieme ce la faremo”. E mentre alcuni alzano le mani per improvvisare quasi una danza da seduti, come soltanto loro sanno fare, la maestra continua: “L’Italia è forte, è una nazione che ha superato tantissimi ostacoli nella storia, viva Italia!” I bimbi sonoramente e allegramente ripetono…Fine
Del video, rimangono le emozioni forti di cui ci siamo nutriti nell’ascoltare.

Das Video

 

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Massimo Mollica Wed, 03/18/2020 - 22:06

Confesso che queste manifestazioni mi hanno commosso! Mi fanno sentire un po' meno solo laddove questo virus ha amplificato la mia solitudine...

Wed, 03/18/2020 - 22:06 Permalink