Politics | Il progetto

Metrobus in via Druso: tante le incognite

Nella bozza del progetto corsie preferenziali, ma anche assenza di fermate per i residenti, scomodo posizionamento della ciclabile, morte annunciata degli ultimi pioppi e carreggiate più vicine ai condomini.
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Foto: Salto.bz

Entro 2 o 3 anni i pendolari che giungono nel capoluogo provenienti dall'Oltradige potranno contare sul nuovo servizio di trasporto. Le corsie preferenziali sono già quasi completate fino al bivio per Merano, ma come verranno realizzate nei 3500 metri di via Druso?

Gli assessori provinciali Mussner e Widmann hanno già presentato in pompa magna il loro metrobus a Caldaro ed Appiano, ponendo le basi in loco per una buona raccolta di voti in vista delle prossime elezioni provinciali. Abbandonata l'idea del tram, ormai troppo costoso anche per l'opulento Südtirol, la panacea per i pendolari  dell'Oltradige è dunque rappresentata da autosnodati diesel, ecologici quanto vogliamo ma pur sempre diesel. Come dicevamo per l'operazione di prevedono tempi brevi e costi limitati (20 milioni di euro). Premessa per l'operazione sono le corsie preferenziali per gli autobus, già in avanzato stato di realizzazione fino alla rotonda che collega tra loro via Castel Firmiano, via Merano e via Druso.

Ma, cosa accadrà appunto in via Druso? 
Il comune è cauto, riflette. E fa bene, perché i quesiti sono molti e di non poco conto. E tutti legati all'asse che divide in due la città.
A dire la verità nello scorso ottobre il vicesindaco Ladinser nell'ambito di un'intervista al quotidiano Alto Adige si è un poco sbottonato in merito. «Dovremo lavorare anche alla rivisitazione di viale Druso, in particolare fra piazza Adriano e ponte Druso» ha affermato, aggiungendo che «i tempi sono cambiati e non è più l’epoca degli ampi vialoni, senza verde: dovremo ridisegnare la via, aumentare le corsie preferenziali per far crescere il trasporto pubblico». 
Ampi vialoni, senza verde: il riferimento è al tratto di via Druso che va dall'incrocio con via Palermo a Ponte Druso, che però corrisponde solo ad un terzo dei 3500 metri del grande viale. I restanti due chilometri e passa sono tutt'altro che ampi vialoni, con singole corsie sulle carreggiate. In questo tratto come verranno realizzate le corsie preferenziali? 

Il problema è di non poco conto e si somma con altre questioni in gran parte irrisolte. Su tutte l'attuale ciclabile a senso unico (verso Merano) e l'assenza di marciapiedi in più tratti. Per non parlare della penuria di attraversamenti ciclabili, totalmente assenti per quasi 2 chilometri, tra piazza Adriano e l'autogrill" di via Mendola. 

La realizzazione della corsia provinciale per il metrobus darà senz'altro il colpo di grazia ai pioppi di via Druso: gli ultimi 6 superstiti verranno abbattuti segnando la fine di un'epoca. Ma dal comune trapelano anche voci che parlano sì del raddoppio della ciclabile tra l'incrocio con via Sorrento / via Capri ed il bivio per Merano, ma anche di un futuro sciagurato posizionamento della stessa sul lato sud, e cioè dove non si trovano i condomini. Con il conseguente ancora più grave avvicinamento delle carreggiate ai piani terreni dei condomini, già provati dallo smog della via più trafficata del capoluogo.   
A proposito: il metrobus sarà obiettivamente in grado di diminuire traffico ed inquinamento nell'arteria che, lo ricordiamo, è abitata da più di 10.000 persone? 

E, poi - domanda d'obbligo dulcis in fundo - il metrobus svolgerà il suo servizio anche per il "popolo di via Druso"? 
La domanda si risponde da sola: per riuscire a coprire la distanza tra Caldaro e Bolzano in 15/20 minuti, così come sostiene Widmann, il mezzo pubblico senz'altro non terrà conto delle attuali fermate Sasa, fermando con ogni probabilità nel tratto bivio / via Palermo solo in corrispondenza delle scuole tecniche in lingua tedesca Valier e Kravogl, in prossimità dell'ex cantina Lageder.

Abbiamo come la sensazione che il progetto del metrobus debba ancora fare i conti con una serie di questioni e, soprattutto, le opinioni di molti cittadini di Bolzano. 

 

 

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Mon Mon Tue, 06/18/2013 - 12:56

dem Widmann kümmert Überetsch und Bozen nicht... daß Bozen eine innerstädtische Nahverkehrslösung braucht ist nicht von der Hand zu weißen, das hätte mit der Tram und der Super-Studie der Stadt realisiert werden können.

Stattdessen will man sowenig wie möglich für 130.000 Bürger ausgeben welche nicht wahlentscheidend sind, da vorwiegend keine SVP Stammwähler!

siehe Tram-Studie Bozen: http://www.mediafire.com/?hahc9xash4mka7m

Tue, 06/18/2013 - 12:56 Permalink