Come il PNRR cambierà Bolzano

È arrivata ieri a Bolzano la ventunesima tappa di “Italia Domani - Dialoghi sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”, il ciclo di incontri promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per illustrare ai cittadini, imprese e amministrazioni locali i contenuti e le opportunità offerti dal Piano Nazionale Ripresa e Resilienza.
Per quanto riguarda il territorio altoatesino sono previsti investimenti in infrastrutture e mobilità, salute e istruzione, tra cui l’acquisto di autobus elettrici, il finanziamento di piste ciclabili, la realizzazione di nuove strutture per la sanità territoriale, l’aumento dell’offerta educativa per la prima infanzia. Sono previsti inoltre fondi per dottorati per l’Università di Bolzano, il risanamento degli alloggi di edilizia pubblica, un progetto bandiera di digitalizzazione e la riqualificazione sostenibile del Comune di Stelvio.
Ieri, dopo la visita al carcere di Via Dante, la Ministra della Giustizia Marta Cartabia è intervenuta all’Auditorium Haydn assieme al Capo del Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio, Marco Leonardi in dialogo con il Presidente della Provincia Autonoma, Arno Kompatscher ed il Sindaco della Città di Bolzano, Renzo Caramaschi, che non hanno risparmiato anche alcune critiche alla modalità di gestione dei bandi.
“La digitalizzazione è il nostro progetto bandiera”
Per il presidente Kompatscher non ci sono dubbi: il PNRR è e rimane una grandissima opportunità, oltre che una grande sfida, per i territori, compreso quello altoatesino, coerente con i principi della linea di governo: “L'indirizzo europeo combacia con il nostro modello di sviluppo - sostiene il Governatore - ispirato ai 17 obiettivi di sostenibilità delle Nazioni Unite. Anche per quanto riguarda l’implementazione del piano, le sei missioni del PNRR, riteniamo che sia stato fatto in maniera azzeccata”.
Si poteva tenere meglio conto delle peculiarità e delle esigenze dei singoli territori
Oltre ai progetti relativi alla mobilità, da cui si attingerà anche dai fondi delle Olimpiadi, l’investimento più consistente per il territorio altoatesino è senza dubbio quello della sburocratizzazione: “La digitalizzazione è il nostro progetto bandiera - spiega il Presidente -. A livello infrastrutturale siamo messi bene ma manca ancora molto sull’aspetto della digitalizzazione della pubblica amministrazione, come la cartella clinica digitale. Abbiamo previsto investimenti per 250 milioni di euro, vediamo che cosa finanziano. Io rimango fiducioso”.
Nonostante questo, il presidente Kompatscher non risparmia critiche al governo centrale per quanto riguarda lo stallo dei bandi e il mancato coinvolgimento delle regioni nell’elaborazione dei bandi stessi: “Si poteva tenere meglio conto delle peculiarità e delle esigenze dei singoli territori, soprattutto quelli a statuto speciale”.
“Sono preoccupato per i costi energetici”
Le criticità relative al PNRR sono state il cardine dell’intervento del sindaco di Bolzano Renzo Caramaschi, che ha posto anch’egli l’accento sui ritardi dei bandi: “Le risposte sono troppo lente - lamenta il Primo Cittadino -. Come comune di Bolzano abbiamo deciso che finanzieremo quello che riusciamo, quindi a prescindere i cittadini vedranno delle trasformazioni. Se poi arrivano i fondi li dirottiamo su altre opere. Ci sono dei pericoli amministrativi e contabili non indifferenti, quello che chiedo è più velocità nelle risposte e nelle risposte dei bandi”.
A preoccupare il Sindaco non sono tuttavia solamente gli aspetti burocratici: “Questo piano era stato pensato per una rimessa in moto dell’economia. Dalla pandemia ora siamo precipitati alla guerra in Ucraina. C’è una lievitazione dei costi, non indifferente che per il comune di Bolzano, solidissimo dal punto di vista economico, si traduce con un disavanzo di nove milioni. Mi chiedo come faranno quegli altri territori a sostenere tutti questi costi energetici, l’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani ndr) parla già di una situazione drammatica”.
“Riformare la giustizia significa riformare il paese”
La digitalizzazione non è solamente il progetto Bandiera della Provincia Autonoma di Bolzano ma anche il cavallo di battaglia dell'intero settore della giustizia. A sostenerlo è la Ministra Marta Cartabia; “Ci siamo presi l’impegno in 5 anni di ridurre del 40% i processi civili e il 25% dei processi penali. Puntiamo al telematico, anche per ridurre quegli enormi faldoni di carta. Il sistema - ha aggiunto la Ministra - deve funzionare al meglio nel suo complesso e non solo con punte di diamante e sacche di inadeguatezza.La riforma della giustizia è l'infrastruttura per la riforma dell'intero paese”.
Per Cartabia è fondamentale puntare sui giovani, sia perché “bisogna consegnare loro un paese migliore” sia per un mero aspetto pratico di reclutamento in quanto a fronte di un rinnovo digitale di interi settori della pubblica amministrazione sono necessari lavoratori che abbiano dimestichezza con tali strumenti.