Il carcere della discordia

Un luogo di villeggiatura o di rieducazione?
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Foto: Salto.bz

A quanto pare il progetto del nuovo carcere non piace a tutti. Il Corriere dell’Alto Adige riporta a tal proposito un giro di opinioni di politici tratte dalla rete: per Elena Artioli “sarà un carcere di lusso e spendere 163 milioni in un momento simile significa rasentare la follia”; i grillini puntano il dito sui privati, che avranno vantaggi dalla sua costruzione; il consigliere comunale socialista Claudio Dalla Ratta, infine, afferma che dal rendering presentato si ricava piuttosto l’impressione di un “luogo di villeggiatura” e perciò invita a una maggiore “moderazione”. Malumori non condivisi da Ferruccio Cumer, il quale – sempre sul Corriere – firma un editoriale di segno opposto, auspicando così che il nuovo carcere diventi davvero un luogo di “rieducazione” e “riabilitazione”.