Chronicle | Lettera aperta

Restituisco al mittente l'invito...

Inaugurazione del Centro di Documentazione sotto il Monumento alla Vittoria. Come far vivere la "storia" salvandola dalla furbizia della "logistica"...
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Gentile Signor Sindaco, Signor Presidente del Consiglio Comunale, Gentili componenti della Giunta, Carissime/i, colleghe/i

ha ragione il Direttore dell'Alto Adige! Non mescoliamo la "logistica" con la "storia". Peccato, infatti, che, invece, di un'inaugurazione aperta, trasparente e inclusiva, che vedesse protagonista la Città, i suoi giovani, la sua cultura, si sia scelta la strada di una cerimonia povera, formale, algida, relegata ad un lunedi estivo e subordinata ai tempi dei "veri" VIP, i grandi "papaveri", che non ci hanno mai messo la faccia. Sia chiaro: Non ritengo di dover partecipare ad una farsa come quella della "kleine" inaugurazione delle ore 13.00. "Peggio il tacon del buso" direbbe qualcuno. Mi rifiuto di far parte di una casta di "Mini-VIP" e quindi non ho bisogno di piccoli privilegi o contentini che mi evitino di andare a visitare un qualsiasi Museo o Centro di Documentazione mettendomi in fila e pagando il biglietto. Era corretto garantire una certa riservatezza, ma dopo decenni di scontri e polemiche una cerimonia di questo genere stona proprio con la lunga storia di scontri e sofferenze che ha portato a questo risultato. Escludere l'istituzione che, come ha giustamente ricordato Giovanni Salghetti, ha approvato su sua lungimirante proposta quasi 15 anni fa le coraggiose linee di indirizzo che hanno dato via ad un percorso di dialogo costellato di ostacoli, errori e di passi indietro dolorosi, ma alla fine vincente, vuol dire non che qualcuno si lamenta per la mancata vetrina, ma che non si è voluto neanche provare a capire. Anzi, sarò più esplicito: si è voluto espropriare i legittimi protagonisti, la Città, il Consiglio Comunale, le cittadine e i cittadini perchè si ha paura del vero significato di questa giornata, si ha paura di un processo di rinnovamento nel segno della vera convivenza, quella del "miteinander" che supera gli steccati del semplice "nebeneinander" e, soprattutto, del "gegeneinander". Ebbene, fatevela la vostra inaugurazione blidata e autoreferenziale. Mettete pure il vostro cappello su una cosa che appartiene alla Città.  Non riuscirà a cancellare proprio niente e quando i "papaveri" se ne saranno tornati nei loro palazzi, quel che conta è che proprio la Città  riprenderà il cammino per cercare ciò che è giusto.

Un caro saluto a tutte e tutti
Guido Margheri

PS. Una sola cosa, Sindaco. Capisco la Sua soddisfazione per essere riuscito con furbizia "renziana" a schiaffeggiare ancora una volta le "inutili" rappresentanze elettive in nome di qulla sorta di populismo istituzionale che caratterizza l'epoca presente. Ci rispermi, però, le inutili e ridicole motivazioni sugli spazi ristretti. Non le fanno onore perchè sappiamo tutte e tutti che non è quello il problema.