Politics | Il punto

Non per soldi ma per denaro

Svp: due giorni di clausura sul programma, "rinnovamento" la parola d'ordine. Ma i guai finanziari non mancano, sotto la lente il bilancio bloccato dai revisori.

Sono tempi duri, questi, per la Stella Alpina, stretta fra due incombenze perniciose: da una parte il famoso buco di 4 milioni e mezzo di euro difficile da risanare, dall’altra il rischio di perdere i contributi statali per presunte incongruenze con il bilancio 2014 che, a quanto pare, non avrebbe avuto il via libera dalla società di revisione Baker Tilly Revisa. A gettare, tuttavia, acqua sul fuoco pensa l’Obmann Philipp Achammer, il quale garantisce che si tratta di un risolvibile incidente di percorso: vanno solo presentati ulteriori documenti che sarebbero già pronti per essere visionati.

Più complicato, evidentemente, fare invece i conti con la crisi di immagine iniziata dopo lo scandalo dei vitalizi del 2014, scandalo di cui la Svp continua inesorabilmente a pagare lo scotto. La diaspora degli iscritti si è infatti tradotta in un drastico calo dei contributi: da 1,7 milioni a 832mila euro, senza contare che dal 2013 al 2014 le risorse per il rimborso elettorale sono scese da 480mila a 337mila euro. “Abbiamo completato un piano di risparmio di ferro” dichiara Achammer al quotidiano Dolomiten, ma non basta, “dobbiamo tornare ad essere un partito forte ideologicamente e politicamente”, ha detto l’Obmann durante la clausura del partito di raccolta cominciata ieri, venerdì 17 luglio, all'Hotel Eberle e che si concluderà nella giornata di oggi. Una spallata allo status quo, dunque, che però dovrà essere inferta con la potenza di un rugbista del “Sei nazioni”; del resto, malgrado il taglio delle spese, il 2014 si è chiuso a meno 297mila euro.

E ora c’è la grana del bilancio la cui certificazione è stata bloccata dai revisori incaricati. “Alla data della presente relazione una richiesta di conferma sul saldo inviata a un istituto di credito non è pervenuta e, pertanto, la procedura di verifica relativa non può essere completata. A causa della significatività dei possibili effetti nel suo complesso di quanto indicato al paragrafo non siamo in grado di esprimere un giudizio sul rendiconto e sulla coerenza della relazione di gestione”, è il commento di Massimo Calci, socio di Baker Tilly Revisa, riportato sul Corriere dell’Alto Adige.

Oltre alle questioni finanziarie alla clausura dell’Eberle si è discusso e si discuterà anche del riassetto organizzativo dopo la “sberla” elettorale. Achammer annuncia che verranno organizzate assemblee pubbliche per un confronto attivo sui temi: dal ruolo dell’autonomia all’immigrazione, ai cambiamenti sociali e a come assicurare prosperità al Sudtirolo in questa lunga fase di crisi economica. A tal fine occorre cambiare il programma del partito che è fermo dal 1993, precisa l’Obmann. Tutto pur di riconquistare una platea forse annoiata, sicuramente delusa.