Due pesi e due misure
Andrea Di Michele - storico dell'archivio provinciale ed editorialista - si occupa oggi su Corriere dell'Alto Adige della crisi di nervi nella Stella Alpina. Tradizionalmente impegnato nel dare colpi al cerchio e alla botte, il partito di raccolta in questa campagna elettorale per le elezioni provinciali avrebbe esagerato, limitando da un lato le prestazioni sociali per i cittadini di recente immigrazione (anche dal resto d'Italia) e dall'altro predisponendo un percorso privilegiato per i diritti politici di una candidata "comunitaria".
Di Michele ritiene che l'aria fresca portata dalla candidatura di Marie Måve è stata in sostanza trasformata in una sorta di boomerang grazie alle raccomandazioni tutte romane messe in atto per garantirle il posto in lista. Una vera e propria ombra, in sostanza, trasformata in un macigno dalla conferma - in barba alle sentenze della consulta - del vincolo dei 5 anni di residenza per l'accesso agli assegni famigliari.