Ordine pubblico e contraddizioni SVP
"Wilderer erschießt vier Menschen - Militär rückt mit Panzen an": ordinaria follia nei pressi di Vienna. Il quotidiano Dolomiten riferisce in merito alle gesta del bracconiere viennese che ieri - a sua volta braccato - ha prima ucciso 4 persone e poi è stato assediato con i carri armati, per l'appunto in bella mostra sulla prima pagina del giornale.
A vicende di ordine pubblico, per fortuna non così gravi, è dedicata anche l'apertura del quotidiano Alto Adige. "Piazza Erbe, così non va" è il titolo scelto per raccontare la nuova emergenza legata all'abuso di alcol da parte dei giovani - l'assessore Randi ricorda che la nostra provincia nelle statistiche si muove tra il primo e il terzo posto a livello nazionale - ed alla presenza di bande organizzate. Sempre a Bolzano il comune si sta orientando verso la scelta di multare i clienti delle prostitute, come estrema (?) ratio per un fenomeno che sta sempre più dilagando in città.
Corriere dell'Alto Adige dedica invece grande attenzione, apertura ed un'intera pagina, alla bagarre in consiglio provinciale a proposito dello scandalo Sel. "Sel, nessun conflitto" è il titolo di sintesi che si riferisce all'azione dell'SVP impegnata in blocco a gettare acqua sul fuoco su risultati della commissione d'inchiesta provinciale guidata da Elena Artioli. L'opposizione ha dato battaglia, manco a dirlo, e c'è chi giura che non è finita qui, complice la campagna elettorale.
Tra le altre notizie segnaliamo la notizia di apertura di Tageszeitung che riguarda il conflitto esploso tra una serie di medici della Pusteria e della Val d'Isarco e l'ASL unica. Oggetto del contendere è la scelta del software per la trattazione dei dati personali. Interessante - sempre su Tageszeitung - è l'annuncio del ritardo per quanto riguarda il Metrobus dell'Oltradige: entrerà in servizio solo a partire dal tardo autunno perché mancano ancora alcune importanti infrastrutture.
Dulcis in fundo Dolomiten propone gli epitaffi politici per 8 consiglieri provinciali SVP che non si candidano per le prossime provinciali. "Nur Pardeller geht in Rente, die anderen haben noch viel vor" precisa il giornale. Sentiremo parlare ancora di loro, insomma, nonostante il rinnovamento nella politica.